Con ben si saprà,i reporter di HabboLifeForum sono molto bravi,quindi ho deciso di scopiazzare qualcosa in internet,solo nelle sezioni che non riguardano news habbo.
Nelle ultime due stagioni fuori con United e Tottenham. Allegri: "Non è questione di rivalsa. Sappiamo quale è la forza della squadra londinese, si sta riprendendo in campionato". Dopo un unizio terribile, con l'umiliazione contro Ferguson, si è ritrovata grazie al 4-1-4-1 e ai gol dell'olandese. Galliani: "Dopo Liverpool e Boca Juniors speriamo in una nuova rivincita sportiva"
Arsenal: per il Milan sono brutti ricordi, ma c'è anche la possibilità di scacciare il complesso di inferiorità con la Premier.
Robin Van Persie, qui in azione contro l'Everton. Afp
L'ARSENAL: DAL 2-8 A VAN PERSIE — Ancora la Premier sulla strada dei rossoneri: a Nyon amano le saghe, a giudicare dagli ultimi sorteggi dei rossoneri. Negli ultimi tre anni le urne degli ottavi hanno sempre riservato palline inglesi: due anni fa il Manchester United, l'anno scorso il Tottenham. E' andata sempre male. Se ci aggiungete che l'ultimo incrocio coi Gunners risale alla stagione 2007-08 (il Milan era campione in carica) e vide Inzaghi e compagni salutare la competizione (0-0 a Londra, 0-2 al Meazza), c'è poco da stare allegri. Ma Allegri per consolarsi può pensare all'inizio di stagione della banda Wenger, che a ottobre pareva in completa smobilitazione e spazzata via persino 8-2 dal Manchester United. Il tecnico francese rischiava, poi ha rimesso la barca in mare (ora è al quinto posto in classifica, a -9 dalla vetta), affidandosi a un 4-1-4-1 che ha in Van Persie il puntualissimo teminale offensivo (15 gol in Premier), in Walcott e Gervinho le ali veloci (gli esterni bassi dei rossoneri rischiano di soffrire) e in Arteta-Ramsey la coppia di centrali destinati a fare gioco. Il punto debole è la difesa: l'annoso problema portiere è stato risolto col 21enne polacco Szczesny, mentre i centrali Koscielny e Mertesacker non paiono insuperabili (meglio Vermaelen): Ibra può divertirsi, a patto che non lo riprenda la sindrome degli ottavi.
Arsene Wenger col suo centravanti. Reuters
LE REAZIONI — Massimilano Allegri si dice fiducioso e non pensa a nessuna vendetta: "L'Arsenal? Non è una questione di rivalsa - afferma - Sappiamo quale è la forza della squadra inglese, si sta riprendendo in campionato, bisognerá arrivare a febbraio al meglio e con tutta la rosa a disposizione, senza infortuni, come invece ci è successo l'anno scorso" Il tecnico rossonero, poi, passa in rassegna tutto il sorteggio: "L'italiana più fortunata? L'Inter, come valori tecnici, credo abbia preso la squadra più facile. Il Chelsea è forte e per il Napoli sará difficile come sará per noi". In effetti Allegri non crede "alla crisi del calcio inglese. Il City non aveva esperienza ed era in un girone difficile. Il Manchester United è stata una grossa sorpresa, il calcio di oggi dimostra che niente è scontato". La Champions, comunque, deve attendere in casa milanista, perché le priorità al momento sono altre: "Ora l'obiettivo è fare più punti possibili in questo finale di anno per rimanere in scia. Abbiamo fatto un grande inseguimento e queste ultime due partite sono importanti per il campionato, quando poi arriveremo a febbraio ci concentreremo sulla Champions, al momento l'obiettivo è il campionato".
LA RIVINCITA DI GALLIANI — "Una rivincita? Ci proviamo, ci siamo riusciti con il Liverpool, con il Boca Juniors, speriamo che valga il detto non c'è 2 senza 3 e di prenderci una rivincita anche sull'Arsenal che ci aveva eliminato proprio in un ottavo di finale di Champions League nel 2008. L'Inter essendo arrivata prima nel girone, quindi grazie ai suoi meriti - ha detto Adriano Galliani a margine dell'inaugurazione del rifugio Caritas che ha tra i donatori Fondazione Milan -, ha degli avversari più semplici (il Marsiglia), noi essendo arrivati secondi dovevamo per forza incontrare una prima, ma ripeto non voglio parlare dell'Arsenal perché non faccio più commenti dopo La Coruna". Il riferimento di Galliani è alla clamorosa eliminazione dei rossoneri contro i galiziani del Deportivo La Coruna che persero 4-1 a San Siro per poi vincere 4-0 in Spagna, in un quarto di finale di Champions League del 2004.
Fonte: La Gazzetta Dello Sport
Nelle ultime due stagioni fuori con United e Tottenham. Allegri: "Non è questione di rivalsa. Sappiamo quale è la forza della squadra londinese, si sta riprendendo in campionato". Dopo un unizio terribile, con l'umiliazione contro Ferguson, si è ritrovata grazie al 4-1-4-1 e ai gol dell'olandese. Galliani: "Dopo Liverpool e Boca Juniors speriamo in una nuova rivincita sportiva"
Arsenal: per il Milan sono brutti ricordi, ma c'è anche la possibilità di scacciare il complesso di inferiorità con la Premier.
Robin Van Persie, qui in azione contro l'Everton. Afp
L'ARSENAL: DAL 2-8 A VAN PERSIE — Ancora la Premier sulla strada dei rossoneri: a Nyon amano le saghe, a giudicare dagli ultimi sorteggi dei rossoneri. Negli ultimi tre anni le urne degli ottavi hanno sempre riservato palline inglesi: due anni fa il Manchester United, l'anno scorso il Tottenham. E' andata sempre male. Se ci aggiungete che l'ultimo incrocio coi Gunners risale alla stagione 2007-08 (il Milan era campione in carica) e vide Inzaghi e compagni salutare la competizione (0-0 a Londra, 0-2 al Meazza), c'è poco da stare allegri. Ma Allegri per consolarsi può pensare all'inizio di stagione della banda Wenger, che a ottobre pareva in completa smobilitazione e spazzata via persino 8-2 dal Manchester United. Il tecnico francese rischiava, poi ha rimesso la barca in mare (ora è al quinto posto in classifica, a -9 dalla vetta), affidandosi a un 4-1-4-1 che ha in Van Persie il puntualissimo teminale offensivo (15 gol in Premier), in Walcott e Gervinho le ali veloci (gli esterni bassi dei rossoneri rischiano di soffrire) e in Arteta-Ramsey la coppia di centrali destinati a fare gioco. Il punto debole è la difesa: l'annoso problema portiere è stato risolto col 21enne polacco Szczesny, mentre i centrali Koscielny e Mertesacker non paiono insuperabili (meglio Vermaelen): Ibra può divertirsi, a patto che non lo riprenda la sindrome degli ottavi.
Arsene Wenger col suo centravanti. Reuters
LE REAZIONI — Massimilano Allegri si dice fiducioso e non pensa a nessuna vendetta: "L'Arsenal? Non è una questione di rivalsa - afferma - Sappiamo quale è la forza della squadra inglese, si sta riprendendo in campionato, bisognerá arrivare a febbraio al meglio e con tutta la rosa a disposizione, senza infortuni, come invece ci è successo l'anno scorso" Il tecnico rossonero, poi, passa in rassegna tutto il sorteggio: "L'italiana più fortunata? L'Inter, come valori tecnici, credo abbia preso la squadra più facile. Il Chelsea è forte e per il Napoli sará difficile come sará per noi". In effetti Allegri non crede "alla crisi del calcio inglese. Il City non aveva esperienza ed era in un girone difficile. Il Manchester United è stata una grossa sorpresa, il calcio di oggi dimostra che niente è scontato". La Champions, comunque, deve attendere in casa milanista, perché le priorità al momento sono altre: "Ora l'obiettivo è fare più punti possibili in questo finale di anno per rimanere in scia. Abbiamo fatto un grande inseguimento e queste ultime due partite sono importanti per il campionato, quando poi arriveremo a febbraio ci concentreremo sulla Champions, al momento l'obiettivo è il campionato".
LA RIVINCITA DI GALLIANI — "Una rivincita? Ci proviamo, ci siamo riusciti con il Liverpool, con il Boca Juniors, speriamo che valga il detto non c'è 2 senza 3 e di prenderci una rivincita anche sull'Arsenal che ci aveva eliminato proprio in un ottavo di finale di Champions League nel 2008. L'Inter essendo arrivata prima nel girone, quindi grazie ai suoi meriti - ha detto Adriano Galliani a margine dell'inaugurazione del rifugio Caritas che ha tra i donatori Fondazione Milan -, ha degli avversari più semplici (il Marsiglia), noi essendo arrivati secondi dovevamo per forza incontrare una prima, ma ripeto non voglio parlare dell'Arsenal perché non faccio più commenti dopo La Coruna". Il riferimento di Galliani è alla clamorosa eliminazione dei rossoneri contro i galiziani del Deportivo La Coruna che persero 4-1 a San Siro per poi vincere 4-0 in Spagna, in un quarto di finale di Champions League del 2004.
Fonte: La Gazzetta Dello Sport