Juve, il massimo col minimo
A Lecce basta un gol di Matri
I bianconeri vincono in trasferta grazie alla rete del centravanti, entrato al posto dell'infortunato Quagliarella (sospetta frattura dello zigomo) e subito a segno, al 27'. Pugliesi volitivi ma poco concreti sottoporta, la squadra del leccese Conte invece è cinica: crea poco, soffre, ma porta a casa una vittoria fondamentale
Il massimo risultato con il minimo forzo. La Juventus porta a casa i tre punti da Lecce, grazie ad un gol di Matri. Risultato striminzito, ma preziosissimo. Perchè la Vecchia Signora tiene così la vetta della classifica, a braccetto con il Diavolo. Oh, poi se poi vogliamo andare ad analizzare la prestazione dei bianconeri al Via del Mare, diciamo però che la cosa migliore è stata il risultato. La Juve ha rischiato pochino, anche se i velocisti dell'attacco giallorosso hanno messo talvolta alle corde i possenti difensore della capolista, creando comunque più mischie che palle gol nitide. Però la Juve ha pure creato troppo poco, avendo il demerito di non spingere dopo l'1-0, limitandosi a gestire il risultato. Tra l'altro l'uomo partita, Matri, è entrato in campo solo per l'infortunio di Quagliarella, che gli era stato preferito da Conte. Che comunque si gode il successo nel ritorno da tecnico della Juve nella sua città, e che importa se ha dovuto strapparlo con le unghie e con i denti: i cambi nel finale di Pepe con De Ceglie e Pirlo con Marrone sono indicativi. A Lecce invece Cosmi non è ancora riuscito a vincere, da tecnico, ma oggi ha poco da appuntare ai suoi giocatori, se non un po' più di concretezza sottoporta. Ma la classifica resta da film dell'orrore: mette i brividi.