Uccide la figlia di 2 mesi col phon. ‘Volevo scaldarla’
USA - Voleva scaldare la sua bambina in una fredda notte invernale, ma non credeva che lasciarla tanto a lungo sotto il getto caldo dell'asciugacapelli potesse uccidere la piccola di soli due mesi. Ora Brigit Hippen, madre ventenne del Kansas, rischia da 2 a 11 anni di carcere.
La donna, per non far patire il freddo alla bambina, l'aveva messa nella culla con un phon in funzione, ma secondo i medici la temperatura sarebbe diventata troppo alta, tanto da provocare un'ipertermia nella piccola. Nonostante i fatti facciano pensare a una terribile tragedia, l'accusa è fermamente convinta che Brigit debba pagarla cara: il procuratore distrettuale della contea, Keith Schroeder, non vuol archiviare il caso come semplice negligenza. Per David Hager, legale della madre, invece, si è trattato solo di «un tragico, terribile, incidente».
È proprio l'avvocato a riferire come si sarebbero svolti i fatti. La sua assistita avrebbe lasciato l'asciugacapelli acceso convinta che fosse un buon metodo per far addormentare la bambina, cullata dal ronzio e dal calore. Poi la madre, insieme al padre della piccola, sarebbe andata in un'altra stanza a vedere un film, per poi addormentarsi. Non si sarebbe dunque accorta che la culla coperta della bimba si era trasformata in una specie di forno. «È sconvolta», dice ora l’avvocato della mamma. La donna, che vive nella città di Hutchinson, ricorrendo ad alcune leggi dello Stato potrebbe però beneficiare della libertà vigilata.
La donna, per non far patire il freddo alla bambina, l'aveva messa nella culla con un phon in funzione, ma secondo i medici la temperatura sarebbe diventata troppo alta, tanto da provocare un'ipertermia nella piccola. Nonostante i fatti facciano pensare a una terribile tragedia, l'accusa è fermamente convinta che Brigit debba pagarla cara: il procuratore distrettuale della contea, Keith Schroeder, non vuol archiviare il caso come semplice negligenza. Per David Hager, legale della madre, invece, si è trattato solo di «un tragico, terribile, incidente».
È proprio l'avvocato a riferire come si sarebbero svolti i fatti. La sua assistita avrebbe lasciato l'asciugacapelli acceso convinta che fosse un buon metodo per far addormentare la bambina, cullata dal ronzio e dal calore. Poi la madre, insieme al padre della piccola, sarebbe andata in un'altra stanza a vedere un film, per poi addormentarsi. Non si sarebbe dunque accorta che la culla coperta della bimba si era trasformata in una specie di forno. «È sconvolta», dice ora l’avvocato della mamma. La donna, che vive nella città di Hutchinson, ricorrendo ad alcune leggi dello Stato potrebbe però beneficiare della libertà vigilata.