Milano, 14 gennaio 2012
IL TECNICO NEROAZZURRO: "I derby sono partite particolari, escono fuori dal contesto del campionato. Sono partite sentite da tifosi, opinione pubblica, giocatori e allenatori. L'abbiamo preparata lavorando come sempre". Non convocato Stankovic per un problema al tendine d'Achille.
Sarà il suo primo derby di Milano. Ma forse è anche una delle ultime opportunità per rendere ancora più speciale il prossimo, di derby: vincendo l'Inter può tornare davvero a lottare per lo scudetto. E magari giocarsi tutto nella stracittadina di ritorno. Claudio Ranieri lo dice apertamente: "Spero che il prossimo derby sia ancora più speciale". Ma poi torna al presente, e il tecnico dell'Inter è convinto che la squadra sia pronta ad affrontare i campioni d'Italia in carica: "I derby sono partite particolari, escono fuori dal contesto del campionato. Sono partite sentite da tifosi, opinione pubblica, giocatori e allenatori. L'abbiamo preparata lavorando come sempre. Siamo pronti per affrontare il Milan. Una squadra che rispettiamo tantissimo, ma proveremo a batterla".
PRESSIONE E BIG MATCH — Ranieri continua a ribadire che chi ha più da perdere, in questa gara, è il Milan, ma sa anche di aver fallito le sfide contro le grandi: "Se vinciamo, ci rimettiamo in corsa e il Milan comincia a pensare che l'Inter è tornata. Se perdiamo, abbiamo altre 20 partite a disposizione". L'Inter è staccata di 8 lunghezze dai cugini, che guidano il campionato a braccetto con la Juventus: "La Juve mi chiede un favore? Lo faremo prima di tutto a noi, e poi non ho un cattivo rapporto con la Juve. Più volte ho detto di voler vincere la partita che conta. L'ho sottolineato contro il Napoli, contro i bianconeri, contro l'Udinese. Il derby è importante per i 3 punti: a ottobre siamo usciti sconfitti dal primo scontro diretto contro il Napoli, poi ne abbiamo persi altri due contro Juventus e Udinese". E sulla pressione da derby: "I giocatori esperti la sentono meno, gli altri devono farsi le ossa. L'allenatore riequilibria tutte le componenti. La squadra sta bene, si sta allenando bene, sta recuperando giocatori importanti, siamo in un momento favorevole".
STANKOVIC OUT, JULIO IN — La lista dei convocati è abbondante come raramente in questa stagione, merito di una ritrovata salute di alcuni degli uomini più importanti. C'è però una defezione dell'ultima ora, ed è quella di Dejan Stankovic, che non è fra i convocati per un risentimento al tendine d'Achille. C'è invece Julio Cesar, anche se il portiere ha qualche problema alla schiena e resta in discussione: "Per il momento le impressioni sono positive, certo quando ci sono problemi alla schiena è sempre difficile fare previsioni. Per il resto hanno recuperato un po' tutti, mi è dipiaciuto per Stankovic che ha risentito quel problemino al tendine con il quale conviveva. L'abbondanza mi fa enormemente piacere, i problemi un allenatore li ha quando non sa chi schierare. Sneijder? Non so la sua autonomia, non avendo mai giocato non so quanti minuti ha nelle gambe. Può giocare dietro una o due punte. Ha recuperato e con lui anche Chivu e Forlan".
IBRA E ALLEGRI — Ranieri prova poi a indicare le armi migliori dei suoi avversari: "Lotteremo su ogni pallone, dovremo impedire di lasciar fare al Milan quello che sa fare molto bene, in primis le ripartenze, su cui abbiamo sofferto anche in altre partite. Un'altra delle loro armi sono gli inserimenti dei centrocampisti, come Boateng e Nocerino". Poi ovviamete c'è Ibra. Possibile fermarlo? "È un giocatore che ha fatto ovunque la differenza e ci metto anche Barcellona. In Italia ha vinto sempre il campionato, è importantissimo. Cercheremo di fare del nostro meglio per fermarlo, sicuramente i miei difensori avranno la massima attenzione su questo giocatore". Poi i complimenti all'allenatore rivale: "Allegri? Non era facile arrivare in una grande squadra senza grossissima esperienza. Lui con il lavoro si è saputo guadagnare la stima e il rispetto di tutti. Sono molto contento che abbia rinnovato".
DARE TUTTO — Il mercato ha rischiato di eliminargli un avversario, Alexandre Pato: "Non parlo mai di mercato. Il Milan ha Pato, che ha dimostrato il suo valore e sará un'arma a disposizione dei rossoneri". Gattuso invece lo ha chiamato "marpione": "Spero che non sia per l'età". Chiusura con una speranza: "Mi auguro che sia una serata di calcio vero e che i tifosi si divertano. Domani vedremo chi è più forte, vinca il migliore. Se i miei giocatori daranno tutto, io sarò soddisfatto. Se l'avversario è più bravo, gli si stringe la mano e si va via".
Ultima modifica di Germoilmito il Sab 14 Gen 2012 - 15:33 - modificato 1 volta.
IL TECNICO NEROAZZURRO: "I derby sono partite particolari, escono fuori dal contesto del campionato. Sono partite sentite da tifosi, opinione pubblica, giocatori e allenatori. L'abbiamo preparata lavorando come sempre". Non convocato Stankovic per un problema al tendine d'Achille.
Sarà il suo primo derby di Milano. Ma forse è anche una delle ultime opportunità per rendere ancora più speciale il prossimo, di derby: vincendo l'Inter può tornare davvero a lottare per lo scudetto. E magari giocarsi tutto nella stracittadina di ritorno. Claudio Ranieri lo dice apertamente: "Spero che il prossimo derby sia ancora più speciale". Ma poi torna al presente, e il tecnico dell'Inter è convinto che la squadra sia pronta ad affrontare i campioni d'Italia in carica: "I derby sono partite particolari, escono fuori dal contesto del campionato. Sono partite sentite da tifosi, opinione pubblica, giocatori e allenatori. L'abbiamo preparata lavorando come sempre. Siamo pronti per affrontare il Milan. Una squadra che rispettiamo tantissimo, ma proveremo a batterla".
PRESSIONE E BIG MATCH — Ranieri continua a ribadire che chi ha più da perdere, in questa gara, è il Milan, ma sa anche di aver fallito le sfide contro le grandi: "Se vinciamo, ci rimettiamo in corsa e il Milan comincia a pensare che l'Inter è tornata. Se perdiamo, abbiamo altre 20 partite a disposizione". L'Inter è staccata di 8 lunghezze dai cugini, che guidano il campionato a braccetto con la Juventus: "La Juve mi chiede un favore? Lo faremo prima di tutto a noi, e poi non ho un cattivo rapporto con la Juve. Più volte ho detto di voler vincere la partita che conta. L'ho sottolineato contro il Napoli, contro i bianconeri, contro l'Udinese. Il derby è importante per i 3 punti: a ottobre siamo usciti sconfitti dal primo scontro diretto contro il Napoli, poi ne abbiamo persi altri due contro Juventus e Udinese". E sulla pressione da derby: "I giocatori esperti la sentono meno, gli altri devono farsi le ossa. L'allenatore riequilibria tutte le componenti. La squadra sta bene, si sta allenando bene, sta recuperando giocatori importanti, siamo in un momento favorevole".
STANKOVIC OUT, JULIO IN — La lista dei convocati è abbondante come raramente in questa stagione, merito di una ritrovata salute di alcuni degli uomini più importanti. C'è però una defezione dell'ultima ora, ed è quella di Dejan Stankovic, che non è fra i convocati per un risentimento al tendine d'Achille. C'è invece Julio Cesar, anche se il portiere ha qualche problema alla schiena e resta in discussione: "Per il momento le impressioni sono positive, certo quando ci sono problemi alla schiena è sempre difficile fare previsioni. Per il resto hanno recuperato un po' tutti, mi è dipiaciuto per Stankovic che ha risentito quel problemino al tendine con il quale conviveva. L'abbondanza mi fa enormemente piacere, i problemi un allenatore li ha quando non sa chi schierare. Sneijder? Non so la sua autonomia, non avendo mai giocato non so quanti minuti ha nelle gambe. Può giocare dietro una o due punte. Ha recuperato e con lui anche Chivu e Forlan".
IBRA E ALLEGRI — Ranieri prova poi a indicare le armi migliori dei suoi avversari: "Lotteremo su ogni pallone, dovremo impedire di lasciar fare al Milan quello che sa fare molto bene, in primis le ripartenze, su cui abbiamo sofferto anche in altre partite. Un'altra delle loro armi sono gli inserimenti dei centrocampisti, come Boateng e Nocerino". Poi ovviamete c'è Ibra. Possibile fermarlo? "È un giocatore che ha fatto ovunque la differenza e ci metto anche Barcellona. In Italia ha vinto sempre il campionato, è importantissimo. Cercheremo di fare del nostro meglio per fermarlo, sicuramente i miei difensori avranno la massima attenzione su questo giocatore". Poi i complimenti all'allenatore rivale: "Allegri? Non era facile arrivare in una grande squadra senza grossissima esperienza. Lui con il lavoro si è saputo guadagnare la stima e il rispetto di tutti. Sono molto contento che abbia rinnovato".
DARE TUTTO — Il mercato ha rischiato di eliminargli un avversario, Alexandre Pato: "Non parlo mai di mercato. Il Milan ha Pato, che ha dimostrato il suo valore e sará un'arma a disposizione dei rossoneri". Gattuso invece lo ha chiamato "marpione": "Spero che non sia per l'età". Chiusura con una speranza: "Mi auguro che sia una serata di calcio vero e che i tifosi si divertano. Domani vedremo chi è più forte, vinca il migliore. Se i miei giocatori daranno tutto, io sarò soddisfatto. Se l'avversario è più bravo, gli si stringe la mano e si va via".
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