Roma, 4 feb. - Ci sarebbe un litigio per una separazione all'origine del folle gesto avvenuto questa mattina a Roma dove un uomo ha lanciato il proprio figlio di 2 anni nelle acque del Tevere. L'uomo, Patrizio Franceschelli, di 26 anni, gia' noto alle forze dell'ordine, questa mattina dopo aver litigato con la moglie in un appartamento di via degli Orti d'Alibert, si e' poi allontanato portandosi via il bambino di appena 2 anni. A chiamare il 112 dei carabinieri intorno alle 6:20 e' stata la zia della moglie.
L'uomo e' stato successivamente fermato dai carabinieri all'altezza di Ponte Testaccio. Un testimone, un agente di polizia penitenziaria, ha raccontato di aver visto l'uomo lanciare il piccolo da Ponte Mazzini. Al momento le ricerche dei sommozzatori dei militari per rintracciare il piccolo sono state inutili. Il 26enne si trova in stato di fermo nella caserma dei carabinieri del nucleo radiomobile.
L'uomo e' stato successivamente fermato dai carabinieri all'altezza di Ponte Testaccio. Un testimone, un agente di polizia penitenziaria, ha raccontato di aver visto l'uomo lanciare il piccolo da Ponte Mazzini. Al momento le ricerche dei sommozzatori dei militari per rintracciare il piccolo sono state inutili. Il 26enne si trova in stato di fermo nella caserma dei carabinieri del nucleo radiomobile.