Milano, 04 febbraio 2012
Fabio Capello, c.t. dell'Inghilterra.
AL DIFENSORE — del Chelsea, accusato di razzismo, è stata tolta la fascia di capitano. Ma il c.t. dell'Inghilterra aveva rassicurato il suo giocatore, garantendogli che avrebbe mantenuto il ruolo, ed è stato scavalcato senza essere interpellato. Ora scatta il toto capitano: Gerrard favorito.
Si è persino andato a leggere le postille sul contratto, per vedere se ci fosse un modo per opporsi alla decisione della Football Association di togliere la fascia di capitano a John Terry, fra l’altro presa senza consultarlo (perché si sapeva che sarebbe stato contrarissimo) e comunicatagli solo a cose fatte. Ma anche Fabio Capello si è dovuto arrendere di fronte alla campagna anti-JT messa in piedi pochi minuti dopo che la Westminster Magistrates’ Court aveva stabilito di rinviare il processo per presunti insulti razzisti ai danni di Anton Ferdinand al prossimo 9 luglio. Ovvero, ad Europeo finito, così che il centrale difensivo potesse partecipare alla competizione. Ma un conto è disputare le partite, un altro è farlo con la fascia di capitano dell’Inghilterra al braccio, la stessa fascia sulla quale fra l’altro c’è scritto “United against racism”. Insomma, un tantino imbarazzante. Da qui la decisione di 14 membri della FA (comunicata sul sito ufficiale) di bypassare Capello e la sua posizione di “innocente fino a prova contraria” e di “sfasciare” così JT per evitare che si sfasciasse la nazionale. Un rischio a quanto pare molto concreto, visto che è emerso che alcuni giocatori di colore della squadra avrebbero espresso la loro insoddisfazione all’idea di essere guidati in campo da un compagno accusato di razzismo tanto a JT stesso (durante le ultime amichevoli contro Spagna e Svezia), quanto alla federazione.
JT MEDITA IL RITIRO DALLA NAZIONALE — Ma, come detto, il c.t. non l’ha presa affatto bene, e non ha mancato di farlo notare al presidente della FA David Bernstein quando questi lo ha chiamato giovedì sera (Capello era in Italia) per comunicarglielo, anche perché una settimana fa l’allenatore aveva telefonato personalmente al giocatore per rassicurarlo che restava la sua prima scelta per guidare la nazionale, e glielo aveva ripetuto anche quando era andato a trovarlo al campo di allenamento del Chelsea di Cobham. Immaginate quindi il suo imbarazzo quando alle 10 di ieri mattina a JT è stato detto (sempre da Bernstein al telefono) che non sarebbe più stato il capitano dell’Inghilterra. E ora ci si interroga su quello che succederà, perché se è vero che il centrale potrà continuare ad essere convocato (così recita il comunicato) è però altrettanto vero che il capitano del Chelsea (“la sua fascia non si tocca”, ha chiarito subito ieri Andre Villas-Boas) sta meditando il ritiro dalla nazionale e la conferma potrebbe arrivare a fine mese nell’amichevole contro l’Olanda a Wembley, dove fra l’altro Capello sarà chiamato a scegliere il nuovo capitano.
TOTO-CAPITANO: GERRARD IN POLE — Ma qualunque decisione prenderà, rischia però di non essere quella definitiva da qui agli Europei, perché ci sono diversi candidati per la stessa fascia: una situazione che ricorda quella di due anni fa, quando JT venne “declassato” per via della sua relazione adulterina con Vanessa Perroncel (fidanzata del compagno di squadra e di nazionale, Wayne Bridge) e del conseguente scandalo che ne derivò. All’epoca, Capello divise il ruolo fra Steven Gerrard e Rio Ferdinand, salvo poi far fuori quest’ultimo e rimettere in sella JT: uno sgarbo che il giocatore del Manchester United non ha evidentemente dimenticato, visto che già ieri pomeriggio twittava di non avere alcuna intenzione di capitanare l’Inghilterra e di volersi concentrare solo sulla sua squadra di club. E così resterebbe il solo Gerrard, ma con un punto interrogativo grande così a causa dei suoi problemi fisici: se sta bene, la fascia agli Europei è sua; in caso contrario, si fanno i nomi di Ashley Cole (ma ha già detto no in passato), Gareth Barry (non è però sicuro di essere fra i titolari, al pari di Scott Parker, altro contendente in lizza), Frank Lampard (anche qui il dubbio riguarda la sua condizione), Wayne Rooney (che però salterà le prime due partite per squalifica) e Joe Hart (a Capello non farebbe però impazzire l’idea di un portiere capitano).
Fabio Capello, c.t. dell'Inghilterra.
AL DIFENSORE — del Chelsea, accusato di razzismo, è stata tolta la fascia di capitano. Ma il c.t. dell'Inghilterra aveva rassicurato il suo giocatore, garantendogli che avrebbe mantenuto il ruolo, ed è stato scavalcato senza essere interpellato. Ora scatta il toto capitano: Gerrard favorito.
Si è persino andato a leggere le postille sul contratto, per vedere se ci fosse un modo per opporsi alla decisione della Football Association di togliere la fascia di capitano a John Terry, fra l’altro presa senza consultarlo (perché si sapeva che sarebbe stato contrarissimo) e comunicatagli solo a cose fatte. Ma anche Fabio Capello si è dovuto arrendere di fronte alla campagna anti-JT messa in piedi pochi minuti dopo che la Westminster Magistrates’ Court aveva stabilito di rinviare il processo per presunti insulti razzisti ai danni di Anton Ferdinand al prossimo 9 luglio. Ovvero, ad Europeo finito, così che il centrale difensivo potesse partecipare alla competizione. Ma un conto è disputare le partite, un altro è farlo con la fascia di capitano dell’Inghilterra al braccio, la stessa fascia sulla quale fra l’altro c’è scritto “United against racism”. Insomma, un tantino imbarazzante. Da qui la decisione di 14 membri della FA (comunicata sul sito ufficiale) di bypassare Capello e la sua posizione di “innocente fino a prova contraria” e di “sfasciare” così JT per evitare che si sfasciasse la nazionale. Un rischio a quanto pare molto concreto, visto che è emerso che alcuni giocatori di colore della squadra avrebbero espresso la loro insoddisfazione all’idea di essere guidati in campo da un compagno accusato di razzismo tanto a JT stesso (durante le ultime amichevoli contro Spagna e Svezia), quanto alla federazione.
JT MEDITA IL RITIRO DALLA NAZIONALE — Ma, come detto, il c.t. non l’ha presa affatto bene, e non ha mancato di farlo notare al presidente della FA David Bernstein quando questi lo ha chiamato giovedì sera (Capello era in Italia) per comunicarglielo, anche perché una settimana fa l’allenatore aveva telefonato personalmente al giocatore per rassicurarlo che restava la sua prima scelta per guidare la nazionale, e glielo aveva ripetuto anche quando era andato a trovarlo al campo di allenamento del Chelsea di Cobham. Immaginate quindi il suo imbarazzo quando alle 10 di ieri mattina a JT è stato detto (sempre da Bernstein al telefono) che non sarebbe più stato il capitano dell’Inghilterra. E ora ci si interroga su quello che succederà, perché se è vero che il centrale potrà continuare ad essere convocato (così recita il comunicato) è però altrettanto vero che il capitano del Chelsea (“la sua fascia non si tocca”, ha chiarito subito ieri Andre Villas-Boas) sta meditando il ritiro dalla nazionale e la conferma potrebbe arrivare a fine mese nell’amichevole contro l’Olanda a Wembley, dove fra l’altro Capello sarà chiamato a scegliere il nuovo capitano.
TOTO-CAPITANO: GERRARD IN POLE — Ma qualunque decisione prenderà, rischia però di non essere quella definitiva da qui agli Europei, perché ci sono diversi candidati per la stessa fascia: una situazione che ricorda quella di due anni fa, quando JT venne “declassato” per via della sua relazione adulterina con Vanessa Perroncel (fidanzata del compagno di squadra e di nazionale, Wayne Bridge) e del conseguente scandalo che ne derivò. All’epoca, Capello divise il ruolo fra Steven Gerrard e Rio Ferdinand, salvo poi far fuori quest’ultimo e rimettere in sella JT: uno sgarbo che il giocatore del Manchester United non ha evidentemente dimenticato, visto che già ieri pomeriggio twittava di non avere alcuna intenzione di capitanare l’Inghilterra e di volersi concentrare solo sulla sua squadra di club. E così resterebbe il solo Gerrard, ma con un punto interrogativo grande così a causa dei suoi problemi fisici: se sta bene, la fascia agli Europei è sua; in caso contrario, si fanno i nomi di Ashley Cole (ma ha già detto no in passato), Gareth Barry (non è però sicuro di essere fra i titolari, al pari di Scott Parker, altro contendente in lizza), Frank Lampard (anche qui il dubbio riguarda la sua condizione), Wayne Rooney (che però salterà le prime due partite per squalifica) e Joe Hart (a Capello non farebbe però impazzire l’idea di un portiere capitano).