PARIGI, 14 febbraio 2012
Lo strano sponsor sulla maglia di Alvaro Negredo.
IL SIVIGLIA A REPLICATO con una maglia all'ironia dei francesi che stanno pesantemente attaccando sulle notizie relative agli sportivi spagnoli. Ma il ministro dello Sport ha ammesso: "Abbiamo problemi col doping".Il ministro dello Sport spagnolo Josè Ignacio Wert ha ammesso oggi a Madrid che il Paese ha "un problema" con il doping e ha annunciato un'imminente riforma al riguardo. Interrogato sulle polemiche sollevate all'estero dal caso del ciclista Alberto Contador, squalificato per due anni dal Tas, e sui sospetti su un presunto lassismo verso il doping in Spagna venuti in particolare dalla stampa francese, Wert ha detto che "abbiamo un problema con il doping. Cercheremo di approvare nel più breve tempo possibile - ha aggiunto - una riforma della legge contro il doping, in modo da riaffermare il nostro impegno, con tutte le misure necessarie, in questa direzione". Il ministro spagnolo ha detto che il governo del premier Mariano Rajoy intende soddisfare "tutte le esigenze di armonizzazione del Codice mondiale antidoping", una questione "di capitale importanza anche in vista della candidatura di Madrid" all'Olimpiade del 2020.
SATIRA SGRADITA — Agli spagnoli, comunque, la satira francese non è affatto piaciuta. Così ieri il Siviglia ha sfruttato una partita di Liga per rispondere agli attacchi di una trasmissione francese che da quando Alberto Contador è stato condannato a due anni di sospensione, associa i personaggi più in vista dello sport spagnolo al doping. Contro la Real Sociedad, del francese Philippe Montanier, il Siviglia ha sfoggiato sulle maglie uno slogan provocatorio: “Libertà, uguaglianza…superiorità”.
TENSIONI — Slogan che rimanda ovviamente ai capisaldi della Repubblica francese: liberté, egalité, fraternité. Una "superiorità" dedicata ai connazionali trasformati dalla seguitissima trasmissione satirica di Canal+ Les Guignols (specie di “Sgommati”) in adepti alle sostanze dopanti.
QUASI OGNI SERA —, impazzano gli sketch che prendono in giro i vari Casillas, Contador e soprattutto Nadal, proposto in versione Rambo, con una muscolatura impressionante e comportamenti ironici. Attacchi satirici poco apprezzati in Spagna dove fece polemica mesi fa anche la presa di posizione di Yannick Noah che chiedeva la liberalizzazione del doping prendendo spunto dalle vittorie degli spagnoli. Un clima teso che ha provocato a Madrid l’intervento della Federtennis che minaccia querele, e a Parigi dell’ambasciatore spagnolo che ha scritto a Canal+ chiedendo di moderare i toni. Il Siviglia, da inizio stagione senza sponsor, come scrive stamane l’Equipe, ha comunque trovato un modo per farsi pubblicità.
NADAL NON CI STA — A proposito di Nadal, il tennista spagnolo in un'intervista ad Antena 3 è tornato sulle polemiche a distanza tra Spagna e Francia. "Quest'anno mi hanno già sottoposto a tre-quattro controlli: è impossibile imbrogliare" ha affermato Rafa, che non le manda a dire ai transalpini. "I nostri vicini sono un po' ossessionati dal tema del doping - riferendosi al programma di Canal+ -. Il primo sketch che hanno fatto era passabile, ma poi hanno esagerato. Sono solo dei pupazzi, ma possono condizionare la percezione che molta gente ha dello sport spagnolo, e lo hanno fatto in malafede. Io non ho visto doping in giro, l'unico caso che ricordo è quello di Mariano Puerta, con cui ho giocato la finale del Roland Garros del 2005". Bacchettato anche Yannick Noah, che nei mesi scorsi accusava gli atleti spagnoli di ricorrere a una "pozione magica". "E' intollerabile quello che ha detto, specie se pensiamo da dove arriva - il commento -. Se quelle cose le dice qualcuno che non conosce lo sport, passi, ma chi è stato dentro al nostro mondo sa quanta professionalità c'è".
Lo strano sponsor sulla maglia di Alvaro Negredo.
IL SIVIGLIA A REPLICATO con una maglia all'ironia dei francesi che stanno pesantemente attaccando sulle notizie relative agli sportivi spagnoli. Ma il ministro dello Sport ha ammesso: "Abbiamo problemi col doping".Il ministro dello Sport spagnolo Josè Ignacio Wert ha ammesso oggi a Madrid che il Paese ha "un problema" con il doping e ha annunciato un'imminente riforma al riguardo. Interrogato sulle polemiche sollevate all'estero dal caso del ciclista Alberto Contador, squalificato per due anni dal Tas, e sui sospetti su un presunto lassismo verso il doping in Spagna venuti in particolare dalla stampa francese, Wert ha detto che "abbiamo un problema con il doping. Cercheremo di approvare nel più breve tempo possibile - ha aggiunto - una riforma della legge contro il doping, in modo da riaffermare il nostro impegno, con tutte le misure necessarie, in questa direzione". Il ministro spagnolo ha detto che il governo del premier Mariano Rajoy intende soddisfare "tutte le esigenze di armonizzazione del Codice mondiale antidoping", una questione "di capitale importanza anche in vista della candidatura di Madrid" all'Olimpiade del 2020.
SATIRA SGRADITA — Agli spagnoli, comunque, la satira francese non è affatto piaciuta. Così ieri il Siviglia ha sfruttato una partita di Liga per rispondere agli attacchi di una trasmissione francese che da quando Alberto Contador è stato condannato a due anni di sospensione, associa i personaggi più in vista dello sport spagnolo al doping. Contro la Real Sociedad, del francese Philippe Montanier, il Siviglia ha sfoggiato sulle maglie uno slogan provocatorio: “Libertà, uguaglianza…superiorità”.
TENSIONI — Slogan che rimanda ovviamente ai capisaldi della Repubblica francese: liberté, egalité, fraternité. Una "superiorità" dedicata ai connazionali trasformati dalla seguitissima trasmissione satirica di Canal+ Les Guignols (specie di “Sgommati”) in adepti alle sostanze dopanti.
QUASI OGNI SERA —, impazzano gli sketch che prendono in giro i vari Casillas, Contador e soprattutto Nadal, proposto in versione Rambo, con una muscolatura impressionante e comportamenti ironici. Attacchi satirici poco apprezzati in Spagna dove fece polemica mesi fa anche la presa di posizione di Yannick Noah che chiedeva la liberalizzazione del doping prendendo spunto dalle vittorie degli spagnoli. Un clima teso che ha provocato a Madrid l’intervento della Federtennis che minaccia querele, e a Parigi dell’ambasciatore spagnolo che ha scritto a Canal+ chiedendo di moderare i toni. Il Siviglia, da inizio stagione senza sponsor, come scrive stamane l’Equipe, ha comunque trovato un modo per farsi pubblicità.
NADAL NON CI STA — A proposito di Nadal, il tennista spagnolo in un'intervista ad Antena 3 è tornato sulle polemiche a distanza tra Spagna e Francia. "Quest'anno mi hanno già sottoposto a tre-quattro controlli: è impossibile imbrogliare" ha affermato Rafa, che non le manda a dire ai transalpini. "I nostri vicini sono un po' ossessionati dal tema del doping - riferendosi al programma di Canal+ -. Il primo sketch che hanno fatto era passabile, ma poi hanno esagerato. Sono solo dei pupazzi, ma possono condizionare la percezione che molta gente ha dello sport spagnolo, e lo hanno fatto in malafede. Io non ho visto doping in giro, l'unico caso che ricordo è quello di Mariano Puerta, con cui ho giocato la finale del Roland Garros del 2005". Bacchettato anche Yannick Noah, che nei mesi scorsi accusava gli atleti spagnoli di ricorrere a una "pozione magica". "E' intollerabile quello che ha detto, specie se pensiamo da dove arriva - il commento -. Se quelle cose le dice qualcuno che non conosce lo sport, passi, ma chi è stato dentro al nostro mondo sa quanta professionalità c'è".