VINOVO (To), 22 febbraio 2012
Il gol del vantaggio realizzato da Claudio Marchisio nella gara d'andata.
All'andata i bianconeri diedero una lezione al Milan e sabato potrebbero giocare con una formazione quasi identica negli uomini (con Matri al posto di Krasic), ma con il 3-5-2. Il problema è che il trio Marchisio-Pepe-Vidal paga la partenza sprint...
Il Milan favorito? A Torino sono sicuri: l'ha detto Conte, l'hanno confermato Marotta prima e Agnelli poi. Difficile sapere se si tratti di vera convinzione o pura scaramanzia, i fatti però raccontano il contrario. Lo dice la classifica ma lo dicono soprattutto i due scontri diretti in stagione: due vittorie della Juve (sempre con Ibra in campo), entrambe perentorie. Emblematica la sfida di andata, decisa da una doppietta di Marchisio, con i bianconeri padroni del campo dal primo all'ultimo minuto. Dopo più di un girone vediamo come e quanto è cambiata la Juve di Conte.
MODULO — All'andata Conte sacrificò un attaccante per rinforzare il centrocampo, una scelta vincente. Il 4-1-4-1 non diede scampo ai rossoneri, in balìa degli avversari e in grande difficoltà nel costruire azioni da gol. Davanti soltanto Vucinic, per dare pochi punti di riferimento Nesta e Thiago Silva e sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti. Non a caso i due gol arrivarono proprio da Marchisio. Sabato Conte sembra intenzionato a puntare sul 3-5-2, e rispetto alla gara d'andata potrebbe cambiare un solo giocatore: fuori Krasic, dentro Matri (in vantaggio su Quagliarella) ad affiancare Vucinic. Stessa difesa (Barzagli, Bonucci e Chiellini) con Lichtsteiner avanzato a centrocampo insieme a Marchisio, Pirlo e Vidal. Pepe all'andata giocò a sinistra e Conte potrebbe riproporlo proprio su quella fascia, è lui il favorito su Estigarribia e De Ceglie.
CONDIZIONI — Allo Juventus Stadium la Juve fu superiore al Milan anche e soprattutto dal punto di vista fisico. I bianconeri correvano di più e meglio degli uomini di Allegri, trascinati da un trio eccezionale. Marchisio, Pepe e Vidal, all'andata tutti e tre nel loro periodo di forma migliore. Decisivi in fase difensiva e spietati sotto porta: i loro gol hanno sopperito all'astinenza degli attaccanti per un girone intero. Oggi pagano un po' la partenza sprint, tutti e tre sono più stanchi e meno brillanti di qualche mese fa. Nonostante il calo fisiologico per Conte rimangono intoccabili. In crescita le condizioni di Pirlo dopo il primo gol contro il Catania, in crescita anche quelle di Buffon e Bonucci in difesa, stabili Barzagli e Chiellini. L' attacco, invece, è il reparto più in difficoltà: Vucinic e Matri sono alla ricerca dei gol perduti, Del Piero e Quagliarella chiedono più spazio, Borriello deve ancora trovare la forma.
INFERMERIA — Rinfrancato dalla Champions League, il Milan in campionato non molla un centimetro. Rispetto all'andata Allegri cambierà molto, non tanto per scelta ma per necessità. A partire dall'attacco, completamente rivoluzionato rispetto a quello visto in campo allo Juventus Stadium il 2 ottobre scorso. Boateng a sostegno di Ibrahimovic e Cassano. Così all'andata, mentre sabato sera Allegri rischia di dover fare a meno di tutti e tre gli attaccanti titolari a Torino. Oltre a Cassano, e con Ibra out per squalifica (in attesa della decisione del giudice sportivo sul ricorso di domani), anche Boateng difficilmente sarà in campo a causa di un problema muscolare. La Juve invece può contare sulla rosa al completo, unico acciaccato il convalescente Marrone. I bianconeri partono in vantaggio, almeno per quanto riguarda l'infermeria.
Il gol del vantaggio realizzato da Claudio Marchisio nella gara d'andata.
All'andata i bianconeri diedero una lezione al Milan e sabato potrebbero giocare con una formazione quasi identica negli uomini (con Matri al posto di Krasic), ma con il 3-5-2. Il problema è che il trio Marchisio-Pepe-Vidal paga la partenza sprint...
Il Milan favorito? A Torino sono sicuri: l'ha detto Conte, l'hanno confermato Marotta prima e Agnelli poi. Difficile sapere se si tratti di vera convinzione o pura scaramanzia, i fatti però raccontano il contrario. Lo dice la classifica ma lo dicono soprattutto i due scontri diretti in stagione: due vittorie della Juve (sempre con Ibra in campo), entrambe perentorie. Emblematica la sfida di andata, decisa da una doppietta di Marchisio, con i bianconeri padroni del campo dal primo all'ultimo minuto. Dopo più di un girone vediamo come e quanto è cambiata la Juve di Conte.
MODULO — All'andata Conte sacrificò un attaccante per rinforzare il centrocampo, una scelta vincente. Il 4-1-4-1 non diede scampo ai rossoneri, in balìa degli avversari e in grande difficoltà nel costruire azioni da gol. Davanti soltanto Vucinic, per dare pochi punti di riferimento Nesta e Thiago Silva e sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti. Non a caso i due gol arrivarono proprio da Marchisio. Sabato Conte sembra intenzionato a puntare sul 3-5-2, e rispetto alla gara d'andata potrebbe cambiare un solo giocatore: fuori Krasic, dentro Matri (in vantaggio su Quagliarella) ad affiancare Vucinic. Stessa difesa (Barzagli, Bonucci e Chiellini) con Lichtsteiner avanzato a centrocampo insieme a Marchisio, Pirlo e Vidal. Pepe all'andata giocò a sinistra e Conte potrebbe riproporlo proprio su quella fascia, è lui il favorito su Estigarribia e De Ceglie.
CONDIZIONI — Allo Juventus Stadium la Juve fu superiore al Milan anche e soprattutto dal punto di vista fisico. I bianconeri correvano di più e meglio degli uomini di Allegri, trascinati da un trio eccezionale. Marchisio, Pepe e Vidal, all'andata tutti e tre nel loro periodo di forma migliore. Decisivi in fase difensiva e spietati sotto porta: i loro gol hanno sopperito all'astinenza degli attaccanti per un girone intero. Oggi pagano un po' la partenza sprint, tutti e tre sono più stanchi e meno brillanti di qualche mese fa. Nonostante il calo fisiologico per Conte rimangono intoccabili. In crescita le condizioni di Pirlo dopo il primo gol contro il Catania, in crescita anche quelle di Buffon e Bonucci in difesa, stabili Barzagli e Chiellini. L' attacco, invece, è il reparto più in difficoltà: Vucinic e Matri sono alla ricerca dei gol perduti, Del Piero e Quagliarella chiedono più spazio, Borriello deve ancora trovare la forma.
INFERMERIA — Rinfrancato dalla Champions League, il Milan in campionato non molla un centimetro. Rispetto all'andata Allegri cambierà molto, non tanto per scelta ma per necessità. A partire dall'attacco, completamente rivoluzionato rispetto a quello visto in campo allo Juventus Stadium il 2 ottobre scorso. Boateng a sostegno di Ibrahimovic e Cassano. Così all'andata, mentre sabato sera Allegri rischia di dover fare a meno di tutti e tre gli attaccanti titolari a Torino. Oltre a Cassano, e con Ibra out per squalifica (in attesa della decisione del giudice sportivo sul ricorso di domani), anche Boateng difficilmente sarà in campo a causa di un problema muscolare. La Juve invece può contare sulla rosa al completo, unico acciaccato il convalescente Marrone. I bianconeri partono in vantaggio, almeno per quanto riguarda l'infermeria.