Un'eruzione solare di notevole entità, avvenuta alle cinque del mattino di ieri, ha dato il via a un fenomeno che nei prossimi giorni dovrebbe culminare con il bombardamento della Terra da parte di un numero elevato di protoni ad alta energia. L'eruzione è avvenuta nell'area 1402 del Sole, una ragione particolarmente attiva in questo periodo, e ora le particelle stanno compiendo il tragitto che ci separa dalla nostra stella a 6,4 milioni di chilometri all'ora.
Si tratta di un fenomeno che potrebbe impattare sulle nostre apparecchiature tecnologiche, perché si tratta dell'evento di maggior rilievo dal 2005 a questa parte. A dirlo il NOAA (Amministrazione nazionale americana per gli oceani e l'atmosfera) e la NASA, che ha subito dichiarato che gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale non corrono alcun rischio.
La preoccupazione principale è vedere se la tempesta magnetica causerà problemi a sistemi GPS, alla griglia elettrica e ai satelliti per la comunicazione (che potrebbero riavviarsi), specialmente alle latitudini maggiori, verso il Polo Nord. Per questo durante l'evento non saranno lanciate navicelle spaziali e gli aerei diretti sulle regioni polari saranno deviati. L'allerta, al grado 3 di una scala di cinque, è fino a mercoledì.