Il dirigente nerazzurro: «Sarebbe un traguardo fantastico, lo meriterebbe la squadra, l'allenatore e la tifoseria. Per noi comunque è una stagione meravigliosa, dispiace per la penalizzazione perchè avremmo un punto in più del Catania, indicato da tutti come squadra rivelazione del campionato»
ROMA - Senza i sei punti di penalizzazione l'Atalanta avrebbe 43 punti e sarebbe in corsa per un posto in Europa League. «Sarebbe un traguardo fantastico, lo meriterebbe la squadra, l'allenatore e la tifoseria. Per noi comunque è una stagione meravigliosa, dispiace per la penalizzazione perché avremmo un punto in più del Catania, indicato da tutti come squadra rivelazione del campionato»: così ai microfoni di Radio Anch'io Sport, il direttore generale del club bergamasco, Pierpaolo Marino. «Ormai dell'Atalanta si parla solo in relazione al calcioscommesse, mentre sappiamo che è un letamaio, che con tante procure sguinzagliate c'è di tutto per tutti - aggiunge Marino -. Mi sembra che le classifiche stiano per essere stravolte in maniera straordinaria non vedo perchè dobbiamo preoccuparci solo noi dell'Atalanta che abbiamo già pagato a titolo di responsabilità oggettiva secondo me oltre misura, perchè sei punti per una gara soltanto, quando ce ne erano stati assegnati tre, e spero che il Tnas metta giustizia in questo senso. Sento parlare di fatti molto importanti che stanno per venire fuori. Ulteriori stravolgimenti? Me li aspetto per gli altri, perchè per l'Atalanta ci sono già stati e sembrava fosse solo l'Atalanta colpevole. Ci sono indagini che stanno procedendo e secondo quanto sento dire sento parlare di fatti molto importanti che stanno per venire fuori. E bisognerebbe tornare a parlare di questa responsabilità oggettiva delle società nei confronti di questi tesserati che fanno delle ignominie a loro vantaggio attraverso il calcioscommesse e che quindi creano già danno al campionato e alle società sul campo e poi le fanno anche in classifica». L'Atalanta si ritroverà, nelle ultime giornate ad essere arbitro dello scudetto: «Mi auguro che quelle partite (con Milan e Juventus, ndr) non siano decisive per noi e che ci tireremo fuori prima dalla lotta per non retrocedere - ha sottolineato Marino - poi sarà bello arbitrare scudetto, che però non è detto si concluda sul filo di lana fino all'ultima giornata. Almeno egoisticamente non me lo auguro perché sarebbe brutto per noi dover essere arbitri».
SULLO SCUDETTO - «L'Atalanta si basa molto sul settore giovanile. Spendiamo tantissimo in rapporto al fatturato, circa 4 milioni di euro all'anno che rappresenta circa il 12-13 per cento del fatturato»: così il responsabile dell'area tecnica dell'Atalanta Pierpaolo Marino, ai microfdoni di Radio Anch'io Sport. «Schelotto? Ha 22 anni e l'entusiasmo giovanile che a volte andrebbe frenato - ha aggiunto - ha esuberanza atletica e fisica. È entusiasmante vederlo giocare, ricorda Mario Kempes. Ha degli istinti giovanili che vanno governati ma guardarlo è uno spettacolo. È il simbolo dell'Atalanta, la dea che corre con i capelli al vento. Europei? Perchè no. Abbiamo un selezionatore come abile come Prandelli che sa scegliere i giocatori migliori. Schelotto ha forza fisica e atletica doti che premiano in campo internazionale». Marino ha poi parlato della corsa scudetto tra Milan e Juventus: «La Juve è ben strutturata in campo e fuori. C'è un ottimo connubio tra Conte e Marotta e un progetto valido perchè si apra un ciclo. Meglio inseguire o inseguiti? Meglio inseguire, almeno per la Juventus. Ora molto della partita si gioca con il Milan in Champions e la capacità dei rossoneri di mantenere le distanze in campionato, il segreto di chi vincerà alla fine è tutto lì». Sugli esoneri, Marino dice la sua: «Credo che ci sia qualche instabilità da parte dei presidenti. Bisognerebbe avere più fiducia nei progetti. A volte si sbaglia quando si prende un allenatore - conclude Marino - ma a volte si sbaglia ancora di più quando poi lo si manda via. In Italia stanno venendo fuori allenatori giovani molto bravi come Montella e lo stesso Colantuono».
ROMA - Senza i sei punti di penalizzazione l'Atalanta avrebbe 43 punti e sarebbe in corsa per un posto in Europa League. «Sarebbe un traguardo fantastico, lo meriterebbe la squadra, l'allenatore e la tifoseria. Per noi comunque è una stagione meravigliosa, dispiace per la penalizzazione perché avremmo un punto in più del Catania, indicato da tutti come squadra rivelazione del campionato»: così ai microfoni di Radio Anch'io Sport, il direttore generale del club bergamasco, Pierpaolo Marino. «Ormai dell'Atalanta si parla solo in relazione al calcioscommesse, mentre sappiamo che è un letamaio, che con tante procure sguinzagliate c'è di tutto per tutti - aggiunge Marino -. Mi sembra che le classifiche stiano per essere stravolte in maniera straordinaria non vedo perchè dobbiamo preoccuparci solo noi dell'Atalanta che abbiamo già pagato a titolo di responsabilità oggettiva secondo me oltre misura, perchè sei punti per una gara soltanto, quando ce ne erano stati assegnati tre, e spero che il Tnas metta giustizia in questo senso. Sento parlare di fatti molto importanti che stanno per venire fuori. Ulteriori stravolgimenti? Me li aspetto per gli altri, perchè per l'Atalanta ci sono già stati e sembrava fosse solo l'Atalanta colpevole. Ci sono indagini che stanno procedendo e secondo quanto sento dire sento parlare di fatti molto importanti che stanno per venire fuori. E bisognerebbe tornare a parlare di questa responsabilità oggettiva delle società nei confronti di questi tesserati che fanno delle ignominie a loro vantaggio attraverso il calcioscommesse e che quindi creano già danno al campionato e alle società sul campo e poi le fanno anche in classifica». L'Atalanta si ritroverà, nelle ultime giornate ad essere arbitro dello scudetto: «Mi auguro che quelle partite (con Milan e Juventus, ndr) non siano decisive per noi e che ci tireremo fuori prima dalla lotta per non retrocedere - ha sottolineato Marino - poi sarà bello arbitrare scudetto, che però non è detto si concluda sul filo di lana fino all'ultima giornata. Almeno egoisticamente non me lo auguro perché sarebbe brutto per noi dover essere arbitri».
SULLO SCUDETTO - «L'Atalanta si basa molto sul settore giovanile. Spendiamo tantissimo in rapporto al fatturato, circa 4 milioni di euro all'anno che rappresenta circa il 12-13 per cento del fatturato»: così il responsabile dell'area tecnica dell'Atalanta Pierpaolo Marino, ai microfdoni di Radio Anch'io Sport. «Schelotto? Ha 22 anni e l'entusiasmo giovanile che a volte andrebbe frenato - ha aggiunto - ha esuberanza atletica e fisica. È entusiasmante vederlo giocare, ricorda Mario Kempes. Ha degli istinti giovanili che vanno governati ma guardarlo è uno spettacolo. È il simbolo dell'Atalanta, la dea che corre con i capelli al vento. Europei? Perchè no. Abbiamo un selezionatore come abile come Prandelli che sa scegliere i giocatori migliori. Schelotto ha forza fisica e atletica doti che premiano in campo internazionale». Marino ha poi parlato della corsa scudetto tra Milan e Juventus: «La Juve è ben strutturata in campo e fuori. C'è un ottimo connubio tra Conte e Marotta e un progetto valido perchè si apra un ciclo. Meglio inseguire o inseguiti? Meglio inseguire, almeno per la Juventus. Ora molto della partita si gioca con il Milan in Champions e la capacità dei rossoneri di mantenere le distanze in campionato, il segreto di chi vincerà alla fine è tutto lì». Sugli esoneri, Marino dice la sua: «Credo che ci sia qualche instabilità da parte dei presidenti. Bisognerebbe avere più fiducia nei progetti. A volte si sbaglia quando si prende un allenatore - conclude Marino - ma a volte si sbaglia ancora di più quando poi lo si manda via. In Italia stanno venendo fuori allenatori giovani molto bravi come Montella e lo stesso Colantuono».