La Cassazione ha deciso: Schettino resta ai domiciliari.
I supremi giudici hanno rigettato i ricorsi della difesa e Procura.
Al termine di un'udienza durata più di tre ore di camera di consiglio, i giudici della Suprema Corte hanno stabilito che il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino resta ai domiciliari.
La quarta sezione penale della Cassazione ha infatti confermato l'ordinanza del 7 febbraio scorso emessa dal tribunale del riesame di Grosseto e rigettato sia il ricorso della Procura di Grosseto che quello della difesa di Schettino.
INQUINAMENTO PROVE. Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Vincenzo Geraci aveva chiesto di annullare l'ordinanza emessa dal tribunale del riesame e disporre il fermo in carcere.
La difesa del comandante invece chiedeva di annullare l'ordinanza di custodia cautelare perché, secondo gli avvocati di Schettino, non sussisterebbero percioli di inquinamento delle prove e il rischio di iterazione della condotta.
Lo stesso sostituto procuratore generale della Cassazione Vincenzo Geraci si era pronunciato per un rigetto dei ricorsi e per una conferma dei domiciliari nei confronti di Schettino.
Il comandante della Concordia è accusato tra gli altri reati di omicidio colposo plurimo, abbandono della nave, naufragio e comunicazione non corretta alle Capitanerie di porto.