Milano, 13 aprile 2012
La grinta di Massimiliano Allegri, 44 anni, seconda stagione al Milan.
Alla vigilia della gara con il Genoa il tecnico rossonero torna ancora sulla rete fantasma nello scontro diretto con la Juve: "Finora è devastante". E ringrazia Lippi per averlo difeso: "La nostra stagione in linea con i programmi. A fine stagione valuteremo il problema infortuni"
Gira e rigira, la mente torna sempre allo stesso punto. Come un incubo che non riesci a dimenticare: "Spiace dirlo, ma il gol di Muntari pesa in modo devastante finora". Nessun giornalista ha stuzzicato Massimiliano Allegri. Ha parlato a ruota libera a Milan Channel, gli chiedono di commentare le parole di Lippi in sua difesa e lui, orgoglio del suo lavoro, quasi mette le mani avanti, tornando sulla rete fantasma non convalidata nello scontro diretto con la Juve il 25 febbraio. Come dire: "Se dovesse andare male, conoscete già il motivo". Ma l'eventualità zero tituli non vuole prenderla in considerazione: "Credo che lo scudetto lo vinciamo noi".
MOMENTO DURO — In attesa di capire come sarà il futuro, c'è un presente da analizzare: "Non abbiamo giocato bene contro il Chievo, è inutile nasconderlo. Ma abbiamo fatto una buona fase difensiva e nel priomo tempo abbiamo avuto qualche cocasione per fare il secondo gol. Ma venivamo da una settimana difficile: il pari di Catania, l'eliminazione dalla Champions con il Barcelona e la brutta sorpresa dell'uovo di Pasqua quando abbiamo perso la partita con la Fiorentina e il primato. Il Chievo, poi, era in ottime condizioni e noi avevamo molti infortunati e tre squalificati". Eppure il Milan ha vinto. "C'è stata l'atmosfera giusta nel ritiro di Verona: la squadra ha capito l'importanza della partita e l'ha dimostrato in campo perché non l'ha giocata né con superficialità né con presunzione. Il presidente ha parlato ai giocatori e ha fatto capire che eravamo a un punto dalla Juventus e il campionato è lungo. Domani abbiamo il Genoa e pensiamo al Genoa. NOn possiamo giocare male come contro Fiorentina e Chievo, dobbiamo giocare bene e cerchiamo di prendere i tre punti in palio e riprenderci la testa della classifica momentaneamente".
ORGOGLIO — Dal match contro i liguri passa un altro spicchio di tricolore. Ma Allegri è già soddisfatto della sua stagione: "Le parole di Lippi mi hanno fatto piacere: da una settimana dico che siamo andati in semifinale di Coppa Italia e siamo usciti ai supplementari, in Champions siamo stati eliminati dalla squadra più forte del mondo e siamo a un punto dalla vetta del campionato con le prolematiche di tutti gli infortuni. Vero, questo aspetto andrà analizzato e ormai lo vedremo dopo la fine del campionato perché ora creerebbe solo dispendio di enrgie mentali". Non una autocritica, ma la consapevolezza che qualcosa di poco chiaro c'è. "Il Milan sta facendo un'ottima stagione, di fronte c'è una Juve che sta facendo benissimo e il gol di Muntari pesa in maniera devastante fino a questo momento. Il resto, anche il gol di Robinho a Catania, conta relativamente. Ora un po' di stanchezza c'è, ma lo scudetto lo vinciamo noi. Anche la proprietà ci crede".
La grinta di Massimiliano Allegri, 44 anni, seconda stagione al Milan.
Alla vigilia della gara con il Genoa il tecnico rossonero torna ancora sulla rete fantasma nello scontro diretto con la Juve: "Finora è devastante". E ringrazia Lippi per averlo difeso: "La nostra stagione in linea con i programmi. A fine stagione valuteremo il problema infortuni"
Gira e rigira, la mente torna sempre allo stesso punto. Come un incubo che non riesci a dimenticare: "Spiace dirlo, ma il gol di Muntari pesa in modo devastante finora". Nessun giornalista ha stuzzicato Massimiliano Allegri. Ha parlato a ruota libera a Milan Channel, gli chiedono di commentare le parole di Lippi in sua difesa e lui, orgoglio del suo lavoro, quasi mette le mani avanti, tornando sulla rete fantasma non convalidata nello scontro diretto con la Juve il 25 febbraio. Come dire: "Se dovesse andare male, conoscete già il motivo". Ma l'eventualità zero tituli non vuole prenderla in considerazione: "Credo che lo scudetto lo vinciamo noi".
MOMENTO DURO — In attesa di capire come sarà il futuro, c'è un presente da analizzare: "Non abbiamo giocato bene contro il Chievo, è inutile nasconderlo. Ma abbiamo fatto una buona fase difensiva e nel priomo tempo abbiamo avuto qualche cocasione per fare il secondo gol. Ma venivamo da una settimana difficile: il pari di Catania, l'eliminazione dalla Champions con il Barcelona e la brutta sorpresa dell'uovo di Pasqua quando abbiamo perso la partita con la Fiorentina e il primato. Il Chievo, poi, era in ottime condizioni e noi avevamo molti infortunati e tre squalificati". Eppure il Milan ha vinto. "C'è stata l'atmosfera giusta nel ritiro di Verona: la squadra ha capito l'importanza della partita e l'ha dimostrato in campo perché non l'ha giocata né con superficialità né con presunzione. Il presidente ha parlato ai giocatori e ha fatto capire che eravamo a un punto dalla Juventus e il campionato è lungo. Domani abbiamo il Genoa e pensiamo al Genoa. NOn possiamo giocare male come contro Fiorentina e Chievo, dobbiamo giocare bene e cerchiamo di prendere i tre punti in palio e riprenderci la testa della classifica momentaneamente".
ORGOGLIO — Dal match contro i liguri passa un altro spicchio di tricolore. Ma Allegri è già soddisfatto della sua stagione: "Le parole di Lippi mi hanno fatto piacere: da una settimana dico che siamo andati in semifinale di Coppa Italia e siamo usciti ai supplementari, in Champions siamo stati eliminati dalla squadra più forte del mondo e siamo a un punto dalla vetta del campionato con le prolematiche di tutti gli infortuni. Vero, questo aspetto andrà analizzato e ormai lo vedremo dopo la fine del campionato perché ora creerebbe solo dispendio di enrgie mentali". Non una autocritica, ma la consapevolezza che qualcosa di poco chiaro c'è. "Il Milan sta facendo un'ottima stagione, di fronte c'è una Juve che sta facendo benissimo e il gol di Muntari pesa in maniera devastante fino a questo momento. Il resto, anche il gol di Robinho a Catania, conta relativamente. Ora un po' di stanchezza c'è, ma lo scudetto lo vinciamo noi. Anche la proprietà ci crede".