Parabrezza sfondato da un fanale, muore 31enne
Bologna, deceduto per una brutta ferita «cranio facciale» sulla A14.
L'auto è stata ritrovata dai poliziotti della stradale ferma a un chilometro e mezzo di distanza dall'uscita di Bologna San Lazzaro, appoggiata al new jersey che separa l'autostrada adriatica dalla Bassa emiliana. Il parabrezza sfondato, la testa con una ferita «cranio facciale bruttissima».
Non è bastato l'intervento dell'elisoccorso: Ronny Cicola, 31enne mantovano che viaggiava da solo sull'A14 in direzione Nord, è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale Maggiore di Bologna.
SBANDA DOPO IL COLPO. A ucciderlo, l'impatto con un piccolo oggetto ferro-gommoso molto probabilmente staccatosi da un camion.
La dinamica è ancora da chiarire. Quello che si sa è che il giovane, che viaggiava sulla corsia centrale, ha sbandato dopo il colpo. Nessun'altra vettura è rimasta coinvolta nell'incidente. E l'oggetto è stato ritrovato all'interno dell'abitacolo.
Ma soprattutto, sembra certo che non si sia trattato del tragico effetto di un lancio da un cavalcavia.
Il più vicino attraversamento, infatti, è troppo lontano dal luogo dell'impatto e in quel caso, hanno spiegato gli inquirenti, la vettura si sarebbe dovuta fermare prima.
Che sia stata una fatalità, quindi, o l'effetto di un qualche errore umano, lo deve stabilire l'inchiesta aperta dal pm di turno Alessandra Serra.
IPOTESI DI OMICIDIO COLPOSO. Per ora l'ipotesi tecnica è quella di omicidio colposo, un'opzione che consente ai parenti della vittima di partecipare all'autopsia con loro consulenti.
«È un fatto terribile se qualcuno ha visto qualcosa, per favore, si metta in contatto con la polizia», ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini.
UN TRATTO MOLTO TRAFFICATO. Quel tratto autostradale é infatti solitamente trafficato all'ora in cui è avvenuto l'incidente, da quì l'appello della procura. Un testimone ci sarebbe già, probabilmente è stato lui ad avvisare la Polstrada.
Ma viaggiava a distanza di 100 metri e ha solo visto l'auto sbandare e scivolare verso la corsia di emergenza.
TELECAMERE AL VAGLIO DELLA POLIZIA. La procura, intanto, ha già disposto l'acquisizione degli occhi elettronici dell'autostrada: le immagini delle telecamere potrebbero chiarie se questo oggetto - la copertura di una gomma, la protezione di un fanale o altri elementi della carrozzeria - fosse già presente sulla sede stradale o se sia stato perso contemporaneamente all'impatto.
Considerata la velocità e l'altezza a cui è stato scagliato, è comunque più probabile che il pezzo - un piccolo parallelepipedo lungo 10 centimetri alto 6 e di spessore 3,5 - fosse già sull'asfalto, alzato dal passaggio di un altro mezzo pesante. La polizia stradale, intanto, è già stata attivata per individuare il mezzo da cui si è staccato.
Bologna, deceduto per una brutta ferita «cranio facciale» sulla A14.
Non è bastato l'intervento dell'elisoccorso: Ronny Cicola, 31enne mantovano che viaggiava da solo sull'A14 in direzione Nord, è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale Maggiore di Bologna.
SBANDA DOPO IL COLPO. A ucciderlo, l'impatto con un piccolo oggetto ferro-gommoso molto probabilmente staccatosi da un camion.
La dinamica è ancora da chiarire. Quello che si sa è che il giovane, che viaggiava sulla corsia centrale, ha sbandato dopo il colpo. Nessun'altra vettura è rimasta coinvolta nell'incidente. E l'oggetto è stato ritrovato all'interno dell'abitacolo.
Ma soprattutto, sembra certo che non si sia trattato del tragico effetto di un lancio da un cavalcavia.
Il più vicino attraversamento, infatti, è troppo lontano dal luogo dell'impatto e in quel caso, hanno spiegato gli inquirenti, la vettura si sarebbe dovuta fermare prima.
Che sia stata una fatalità, quindi, o l'effetto di un qualche errore umano, lo deve stabilire l'inchiesta aperta dal pm di turno Alessandra Serra.
IPOTESI DI OMICIDIO COLPOSO. Per ora l'ipotesi tecnica è quella di omicidio colposo, un'opzione che consente ai parenti della vittima di partecipare all'autopsia con loro consulenti.
«È un fatto terribile se qualcuno ha visto qualcosa, per favore, si metta in contatto con la polizia», ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini.
UN TRATTO MOLTO TRAFFICATO. Quel tratto autostradale é infatti solitamente trafficato all'ora in cui è avvenuto l'incidente, da quì l'appello della procura. Un testimone ci sarebbe già, probabilmente è stato lui ad avvisare la Polstrada.
Ma viaggiava a distanza di 100 metri e ha solo visto l'auto sbandare e scivolare verso la corsia di emergenza.
TELECAMERE AL VAGLIO DELLA POLIZIA. La procura, intanto, ha già disposto l'acquisizione degli occhi elettronici dell'autostrada: le immagini delle telecamere potrebbero chiarie se questo oggetto - la copertura di una gomma, la protezione di un fanale o altri elementi della carrozzeria - fosse già presente sulla sede stradale o se sia stato perso contemporaneamente all'impatto.
Considerata la velocità e l'altezza a cui è stato scagliato, è comunque più probabile che il pezzo - un piccolo parallelepipedo lungo 10 centimetri alto 6 e di spessore 3,5 - fosse già sull'asfalto, alzato dal passaggio di un altro mezzo pesante. La polizia stradale, intanto, è già stata attivata per individuare il mezzo da cui si è staccato.