Attività al collasso, s'impicca
Fano, un imprenditore si è tolto la vita.
Il numero dei suicidi imputabili alla crisi e alla disoccupazione non accenna frenate.
Dopo i casi di Catanzaro e Frosinone, dove un giovane si è lanciato nel vuoto e un altro si è accoltellato davanti ai genitori, un imprenditore di 62 anni, Roberto Piccinetti, nella mattinata del 16 aprile si è tolto la vita a Fano (Pesaro Urbino).
L'uomo si è impiccato in un capannone degli attrezzi della sua azienda agricola, un agriturismo di lusso sulle colline di Gimarra, Villa Piccinetti.
Il resort, utilizzato per cerimonie, matrimoni e appuntamenti culturali, ufficialmente aveva prenotazioni al completo fino al prossimo giugno.
LASCIA MOGLIE E TRE FIGLI. Piccinetti, dopo un'esperienza imprenditoriale nel settore della pelletteria per l'alta moda negli anni del boom economico, poi finita male, aveva riconvertito la sua attività nel settore dell'ospitalità di lusso.
Molto conosciuto in città, l'uomo lascia la moglie e tre figli.
ERA PREOCCUPATO PER IL FUTURO. Un paio di giorni fa l'uomo era stato a cena con gli amici di gioventù a Senigallia, e pur essendo una persona molto riservata, aveva lasciato trasparire una certa preoccupazione per il futuro e per la famiglia.
In paese, a Gimarra di Fano, i conoscenti non sanno spiegarsi cosa lo abbia spinto a togliersi la vita, nè se fosse l'andamento della sua attività imprenditoriale a preoccuparlo in modo particolare.
VOLEVA VENDERE L'AGRITURISMO. C'è chi dice che ultimamente avesse ipotizzato di vendere l'agriturismo, mentre altri controbattono che le prenotazioni erano ancora numerose, come sempre.
Anche se sulle cause del gesto i carabinieri di Fano stanno ancora indagando, sembra che l'imprenditore soffrisse di depressione, tanto da far ricorso a cure periodiche, ha chiarito il pm di Pesaro Silvia Cecchi. A preoccuparlo, pare, anche l'esito di una recente ispezione della guardia di finanza.
NESSUN MESSAGGIO LASCIATO ALLA FAMIGLIA. La polizia, che ha fatto i primi rilievi, non ha trovato messaggi indirizzati ai familiari nè altri elementi che aiutino a comporre il quadro.
Anche se, per gli inquirenti, la morte non sarebbe direttamente collegabile al filone degli imprenditori 'uccisi' dalla crisi economico-finanziaria. Ma la sensazione è che il clima di scoraggiamento che si respira nel Paese possa aver influito sulla scelta ultimativa dell'uomo.
Intanto, per il 17 aprile, il magistrato ha disposto la ricognizione cadaverica.
Fano, un imprenditore si è tolto la vita.
Il numero dei suicidi imputabili alla crisi e alla disoccupazione non accenna frenate.
Dopo i casi di Catanzaro e Frosinone, dove un giovane si è lanciato nel vuoto e un altro si è accoltellato davanti ai genitori, un imprenditore di 62 anni, Roberto Piccinetti, nella mattinata del 16 aprile si è tolto la vita a Fano (Pesaro Urbino).
L'uomo si è impiccato in un capannone degli attrezzi della sua azienda agricola, un agriturismo di lusso sulle colline di Gimarra, Villa Piccinetti.
Il resort, utilizzato per cerimonie, matrimoni e appuntamenti culturali, ufficialmente aveva prenotazioni al completo fino al prossimo giugno.
LASCIA MOGLIE E TRE FIGLI. Piccinetti, dopo un'esperienza imprenditoriale nel settore della pelletteria per l'alta moda negli anni del boom economico, poi finita male, aveva riconvertito la sua attività nel settore dell'ospitalità di lusso.
Molto conosciuto in città, l'uomo lascia la moglie e tre figli.
ERA PREOCCUPATO PER IL FUTURO. Un paio di giorni fa l'uomo era stato a cena con gli amici di gioventù a Senigallia, e pur essendo una persona molto riservata, aveva lasciato trasparire una certa preoccupazione per il futuro e per la famiglia.
In paese, a Gimarra di Fano, i conoscenti non sanno spiegarsi cosa lo abbia spinto a togliersi la vita, nè se fosse l'andamento della sua attività imprenditoriale a preoccuparlo in modo particolare.
VOLEVA VENDERE L'AGRITURISMO. C'è chi dice che ultimamente avesse ipotizzato di vendere l'agriturismo, mentre altri controbattono che le prenotazioni erano ancora numerose, come sempre.
Anche se sulle cause del gesto i carabinieri di Fano stanno ancora indagando, sembra che l'imprenditore soffrisse di depressione, tanto da far ricorso a cure periodiche, ha chiarito il pm di Pesaro Silvia Cecchi. A preoccuparlo, pare, anche l'esito di una recente ispezione della guardia di finanza.
NESSUN MESSAGGIO LASCIATO ALLA FAMIGLIA. La polizia, che ha fatto i primi rilievi, non ha trovato messaggi indirizzati ai familiari nè altri elementi che aiutino a comporre il quadro.
Anche se, per gli inquirenti, la morte non sarebbe direttamente collegabile al filone degli imprenditori 'uccisi' dalla crisi economico-finanziaria. Ma la sensazione è che il clima di scoraggiamento che si respira nel Paese possa aver influito sulla scelta ultimativa dell'uomo.
Intanto, per il 17 aprile, il magistrato ha disposto la ricognizione cadaverica.