Si avvicina il momento dell' ingresso in Borsa di Facebook, infatti se tutto andrà bene e la richiesta verrà approvata dagli organi competenti degli Stati Uniti, dal 17 maggio 2012 o in caso di ritardi dal 24 maggio, le azioni del social network saranno presenti nel mercato NASDAQ.
Facebook non è il primo social network ad essere quotato in borsa, infatti è stato preceduto da LinkedIn, che tra l' altro ha raggiunto importanti risultati, le sue azioni sono passate infatti dal valore iniziale di 45 dollari a 94, con un aumento del 109%.
E se l' aumento della quotazione di Linkedin è stata ottima, quella di Facebook, che partirà da un valore di circa 40 dollari per un totale di 2.500 milioni di azioni, potrebbe essere straordinaria, o almeno cosi tutti si aspettano vista la grande attesa per l' entrata in borsa per il social network di Mark Zuckerberg che potrebbe vedere salire ancora di più il suo valore, per ora stimato a 100.000 milioni di dollari.
Ma ci sono anche pareri negativi sull' entrata in borsa da parte di Facebook, infatti alcuni esperti del mercato azionario ipotizzano che potrebbero esserci diversi fattori di rischio, primo tra tutti la possibilità che i potenziali investitori siano scoraggiati dato il non proprio trasparente trattamento della privacy degli utenti della piattaforma, che non garantisce un futuro sicuro per il social network.
E se l' aumento della quotazione di Linkedin è stata ottima, quella di Facebook, che partirà da un valore di circa 40 dollari per un totale di 2.500 milioni di azioni, potrebbe essere straordinaria, o almeno cosi tutti si aspettano vista la grande attesa per l' entrata in borsa per il social network di Mark Zuckerberg che potrebbe vedere salire ancora di più il suo valore, per ora stimato a 100.000 milioni di dollari.
Ma ci sono anche pareri negativi sull' entrata in borsa da parte di Facebook, infatti alcuni esperti del mercato azionario ipotizzano che potrebbero esserci diversi fattori di rischio, primo tra tutti la possibilità che i potenziali investitori siano scoraggiati dato il non proprio trasparente trattamento della privacy degli utenti della piattaforma, che non garantisce un futuro sicuro per il social network.