Melania, sospesa la patria potestà a Parolisi
Il caporalmaggiore è in carcere a Teramo. Pronto il ricorso.
La Corte d'appello di Napoli ha sospeso, venerdì 20 aprile, la potestà genitoriale a Salvatore Parolisi fino alla sentenza del processo con rito abbreviato in cui il caporalmaggiore dell'esercito sarà giudicato per l'omicidio della moglie, Melania Rea avvenuto il 18 aprile 2011, nel bosco delle Casermette a Ripe di Civitella.
I giudici hanno dunque accolto il ricorso presentato dalla procura minorile contro l'ordinanza con cui, il 2 dicembre scorso, il tribunale minorile aveva stabilito che non sussistessero i motivi per la sospensione. La sospensione dell'esercizio della patria potestà, comunque, resterà tale fino a che non ci sarà il giudizio definitivo su Parolisi.
PRONTO IL RICORSO. Il legale di fiducia di Parolisi, Valter Biscotti ha ribadito: «Non rilascio commenti fino a quando non leggeremo le motivazioni che hanno indotto i magistrati a sospendere a Parolisi la patria potestà. Con ogni probabilità, comunque, presenteremo ricorso».
Parolisi non vede sua figlia dal giorno in cui è stato posto agli arresti. Ai suoi avvocati ha ripetuto che la cosa più importante, ora, oltre a dimostrare la propria estraneità al delitto era di rivedere e riabbracciare la figlia.
A dicembre, il tribunale per i minorenni non negò la patria potestà decidendo per l'affidamento della figlioletta ai nonni Rea. A questo punto, l'udienza del 27 aprile salterà essendosi il tribunale già espresso.
Il caporalmaggiore è in carcere a Teramo. Pronto il ricorso.
La Corte d'appello di Napoli ha sospeso, venerdì 20 aprile, la potestà genitoriale a Salvatore Parolisi fino alla sentenza del processo con rito abbreviato in cui il caporalmaggiore dell'esercito sarà giudicato per l'omicidio della moglie, Melania Rea avvenuto il 18 aprile 2011, nel bosco delle Casermette a Ripe di Civitella.
I giudici hanno dunque accolto il ricorso presentato dalla procura minorile contro l'ordinanza con cui, il 2 dicembre scorso, il tribunale minorile aveva stabilito che non sussistessero i motivi per la sospensione. La sospensione dell'esercizio della patria potestà, comunque, resterà tale fino a che non ci sarà il giudizio definitivo su Parolisi.
PRONTO IL RICORSO. Il legale di fiducia di Parolisi, Valter Biscotti ha ribadito: «Non rilascio commenti fino a quando non leggeremo le motivazioni che hanno indotto i magistrati a sospendere a Parolisi la patria potestà. Con ogni probabilità, comunque, presenteremo ricorso».
Parolisi non vede sua figlia dal giorno in cui è stato posto agli arresti. Ai suoi avvocati ha ripetuto che la cosa più importante, ora, oltre a dimostrare la propria estraneità al delitto era di rivedere e riabbracciare la figlia.
A dicembre, il tribunale per i minorenni non negò la patria potestà decidendo per l'affidamento della figlioletta ai nonni Rea. A questo punto, l'udienza del 27 aprile salterà essendosi il tribunale già espresso.