Caso Patz: dopo 33 anni il mostro confessa
«Lo adescai con dei dolci e lo strangolai».
Un uomo rinchiuso in un carcere di New York ha confessato di aver ucciso Etan Patz. Si tratta di un bambino di sei anni scomparso 33 anni fa a Manhattan mentre si recava da solo alla fermata dell'autobus. Secondo quanto riportato dal quotidiano New york times, l'assassino si chiama Pedro Hernandez.
«HO SMEMBRATO IL SUO CADAVERE». L'uomo ha dichiarato di averlo «adescato offrendogli delle caramelle prima di ucciderlo a coltellate, smembrando il suo cadavere e gettandolo nella spazzatura dentro sacchi neri di plastica». Pare, dunque, essersi concluso in modo tragico il caso di Etan Patz scomparso misteriosamente il 25 maggio 1979. La svolta si è verificata nella serata del 23 maggio quando gli agenti della Nypd hanno arrestato un uomo in New Jersey, Hernandez, che dopo un serrato interrogatorio ha confessato l'efferato crimine.
L'UOMO VIVEVA NELLO STESSO QUARTIERE DI ETAN. Secondo quanto riportato dall'Nbc, l’uomo era noto alla polizia già da allora; viveva e lavorava nello stesso quartiere di Lower Manhattan quando il bimbo sparì. I media americani, però, rimangono scettici. «Questa storia è tutta da verificare», ha riportato il New york times.
«Lo adescai con dei dolci e lo strangolai».
Un uomo rinchiuso in un carcere di New York ha confessato di aver ucciso Etan Patz. Si tratta di un bambino di sei anni scomparso 33 anni fa a Manhattan mentre si recava da solo alla fermata dell'autobus. Secondo quanto riportato dal quotidiano New york times, l'assassino si chiama Pedro Hernandez.
«HO SMEMBRATO IL SUO CADAVERE». L'uomo ha dichiarato di averlo «adescato offrendogli delle caramelle prima di ucciderlo a coltellate, smembrando il suo cadavere e gettandolo nella spazzatura dentro sacchi neri di plastica». Pare, dunque, essersi concluso in modo tragico il caso di Etan Patz scomparso misteriosamente il 25 maggio 1979. La svolta si è verificata nella serata del 23 maggio quando gli agenti della Nypd hanno arrestato un uomo in New Jersey, Hernandez, che dopo un serrato interrogatorio ha confessato l'efferato crimine.
L'UOMO VIVEVA NELLO STESSO QUARTIERE DI ETAN. Secondo quanto riportato dall'Nbc, l’uomo era noto alla polizia già da allora; viveva e lavorava nello stesso quartiere di Lower Manhattan quando il bimbo sparì. I media americani, però, rimangono scettici. «Questa storia è tutta da verificare», ha riportato il New york times.