Partiamo innanzitutto dai colpi. In Mario Tennis Open esistono cinque modi per colpire la pallina: top spin, colpo alto veloce con effetto rotatorio; colpo piatto, velocissimo ma senza rotazione; slice, colpo basso con effetto rotatorio all’indietro; pallonetto e palla smorzata. Per i più pigri esiste anche il colpo base, esattamente al centro del touch screen, che automaticamente esegue il colpo più adatto alla situazione. Almeno inizialmente, l’abilità richiesta sta tutta nel premere un comando a tempo. Lo step successivo consiste nel caricare il colpo con un certo anticipo. Posizionandosi poi correttamente nel punto dove avverrà il rimbalzo e premendo il comando corrispondente (aiutati dal colore e dall’illuminazione del touch screen) è possibile attivare il “colpo fortunato”, che nella quasi totalità dei casi garantisce il punto.
Se si preferisce evitare il touch screen, è possibile ricorrere ai tasti frontali, che però sono mappati in maniera differente rispetto ai comandi su schermo, generando quindi un certo spaesamento. Se si tiene la console in verticale, la visuale cambia automaticamente alla “modalità diretta”. L’effetto 3D viene annullato (ma non è che sia granché con la visione più lontana…) e il sistema di controllo passa al giroscopio. Muovendo la console è possibile guardarsi a destra e sinistra mentre il personaggio corre verso la palla in automatico e la direzione del colpo dipenderà dall’orientamento della console stessa. Il passaggio da una modalità all’altra, possibile in qualsiasi istante di gioco, è sconsigliato, dato che l’effetto crea parecchio disorientamento.