Sisma, Squinzi: stop produzione per 4-6 mesi "L'impatto sul Pil di qualche frazione di punto"
Il presidente di Confindustria si è inoltre detto contrario ad un ulteriore aumento dell'Iva
12:55 - Per le aziende colpite dal sisma in Emilia ci potrebbe essere "uno stop produttivo di almeno 4-6 mesi". Lo annuncia il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, con una stima "credo abbastanza vicina alla realtà". "Nell'area - spiega Squinzi - si produce un po' più dell'1% del nostro Pil, rischiamo qualche frazione di punto di Pil soltanto a causa del terremoto".
Nei prossimi giorni, Squinzi vedrà i vertici di Cassa depositi e prestiti per approfondire l'idea di utilizzare le risorse per far ripartire le zone terremotate e non solo. Il tavolo sul possibile uso delle risorse della Cdp "non è ancora partito - ha spiegato Squinzi - sicuramente è nei nostri programmi affrontare questa situazione e, in generale, discutere della possibilità che una parte, spero anche consistente, della liquidità della Cdp vada nella direzione di favorire il sistema manifatturiero, che sta soffrendo un credit crunch importante".
"Se Grecia fuori da euro, rischio speculazione"
Il presidente di Confindustria, a margine della presentazione dell'ultimo rapporto del Centro studi, ha affermato che, se la Grecia dovesse uscire dal sistema dell'euro, "c'è il richio molto concreto che la speculazione internazionale si accanisca contro alcuni Paesi europei". "Credo - ha aggiunto - che gli speculatori prenderebbero come primo obiettivo l'Italia". Dall'Europa, ha concluso Squinzi, "ci viene incertezza su quel che succederà nelle prossime settimane in particolare con le elezioni in Grecia".
"Con aumento Iva i consumi caleranno ancora"
Squinzi si è detto contrario ad un nuovo aumento dell'Iva. "Il gettito dell'Iva è calato - ha sottolineato - perché i consumi interni stanno diminuendo. Se alziamo ulteriormente le aliquote Iva c'è da aspettarsi un ulteriore calo dei consumi interni". A proposito del carico fiscale su imprese e privati cittadini, il presidente di Confindustiria ha aggiunto: "E' nettamente più elevato rispetto agli altri Paesi europei".
Ultima modifica di Dominator il Mer 6 Giu 2012 - 14:44 - modificato 1 volta.
Il presidente di Confindustria si è inoltre detto contrario ad un ulteriore aumento dell'Iva
12:55 - Per le aziende colpite dal sisma in Emilia ci potrebbe essere "uno stop produttivo di almeno 4-6 mesi". Lo annuncia il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, con una stima "credo abbastanza vicina alla realtà". "Nell'area - spiega Squinzi - si produce un po' più dell'1% del nostro Pil, rischiamo qualche frazione di punto di Pil soltanto a causa del terremoto".
Nei prossimi giorni, Squinzi vedrà i vertici di Cassa depositi e prestiti per approfondire l'idea di utilizzare le risorse per far ripartire le zone terremotate e non solo. Il tavolo sul possibile uso delle risorse della Cdp "non è ancora partito - ha spiegato Squinzi - sicuramente è nei nostri programmi affrontare questa situazione e, in generale, discutere della possibilità che una parte, spero anche consistente, della liquidità della Cdp vada nella direzione di favorire il sistema manifatturiero, che sta soffrendo un credit crunch importante".
"Se Grecia fuori da euro, rischio speculazione"
Il presidente di Confindustria, a margine della presentazione dell'ultimo rapporto del Centro studi, ha affermato che, se la Grecia dovesse uscire dal sistema dell'euro, "c'è il richio molto concreto che la speculazione internazionale si accanisca contro alcuni Paesi europei". "Credo - ha aggiunto - che gli speculatori prenderebbero come primo obiettivo l'Italia". Dall'Europa, ha concluso Squinzi, "ci viene incertezza su quel che succederà nelle prossime settimane in particolare con le elezioni in Grecia".
"Con aumento Iva i consumi caleranno ancora"
Squinzi si è detto contrario ad un nuovo aumento dell'Iva. "Il gettito dell'Iva è calato - ha sottolineato - perché i consumi interni stanno diminuendo. Se alziamo ulteriormente le aliquote Iva c'è da aspettarsi un ulteriore calo dei consumi interni". A proposito del carico fiscale su imprese e privati cittadini, il presidente di Confindustiria ha aggiunto: "E' nettamente più elevato rispetto agli altri Paesi europei".
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