In arrivo tra sabato e domenica i flussi di particelle generati da due eruzioni solari. La tempesta di particelle generata dalla macchia solare identificata con la sigla AR1504 che colpiranno di striscio il nostro pianeta potrebbero provocare tempeste magnetiche di piccola entità, con qualche disturbo probabile alle trasmissioni satellitari, e assicureranno spettacolari aurore polari.
La prima eruzione, definita tecnicamente ''brillamento'' o ''flare'', è stata registrata il 13 giugno da una serie di satelliti per lo studio dell'attività solare. Il fenomeno è stato seguiro per una circa tre ore ed ha fatto registrare un picco di energia 'esplusa' alle 15,17, ora italiana. Il flusso di particelle generato e diretto verso la Terra si muove a circa 600 chilometri al secondo: una velocità considerata 'bassa' dai ricercatori, e che non dovrebbe produrre quasi nessun tipo di ripercussioni neanche per gli strati più alti dell'atmosfera.
Un secondo brillamento, registrato sempre dalla stessa macchia solare AR1504, si è avuto a poche ore di distanza, il 14 giugno, con un picco alle 16, 08; l'eruzione ha prodotto questa volta un flusso di particelle molto più energetico, che si muove alla velocità di circa 1.500 chilometri al secondo. Le particelle potrebbero colpire marginalmente la Terra, e coinvolgere anche il satellite Spitzer della Nasa e sfiorare Marte. Il loro impatto sulla Terra potrebbe provocare qualche disturbo alle comunicazioni e aurore polari. L'arrivo delle due 'ondate' è previsto quasi simultaneamente tra sabato e domenica.
Un secondo brillamento, registrato sempre dalla stessa macchia solare AR1504, si è avuto a poche ore di distanza, il 14 giugno, con un picco alle 16, 08; l'eruzione ha prodotto questa volta un flusso di particelle molto più energetico, che si muove alla velocità di circa 1.500 chilometri al secondo. Le particelle potrebbero colpire marginalmente la Terra, e coinvolgere anche il satellite Spitzer della Nasa e sfiorare Marte. Il loro impatto sulla Terra potrebbe provocare qualche disturbo alle comunicazioni e aurore polari. L'arrivo delle due 'ondate' è previsto quasi simultaneamente tra sabato e domenica.