CRACOVIA - Joachim Loew fa finta di niente. Fa finta che la storia del calcio sia cominciata da quando lui si è seduto sulla panchina della Germania. Come se tutti i precedenti, come se la sfida infinita Italia-Germania esistesse solo nella mente degli italiani. Come se quella che si giocherà giovedì sera a Varsavia fosse una partita qualsiasi. L'allenatore della Germania guarda le statistiche da vicino, scrolla le spalle di fronte a chi gli ricorda che fra europei e mondiali la Germania non ha mai battuto l'Italia e risponde che la sua nazionale va alla ricerca della quindicesima vittoria di fila in partite ufficiali. E Grosso nel 2006? E Tardelli nel 1982? E Rivera nel 1970? "Nel calcio - teorizza Loew - non esistono le rivincite, non sono possibili: non si può, ad esempio, rimettere a posto quello che è successo nel 2006, appartiene al passato. Sei anni fa c'erano alcuni nostri giocatori, ma adesso la situazione è differente, il passato non ha alcuna importanza per noi". Se non ce l'ha una partita di sei anni fa, secondo Loew, figurarsi una che si è giocata nel 1970. "Per i nostri giovani tutto questo non ha alcuna importanza, non conoscono quella partita perché fa parte della storia del calcio". Di Italia, per lui c'é solo quella di Prandelli, che ha affrontato in amichevole un anno fa.
"E' un ottima squadra - ha detto - che gioca a calcio con un concetto più offensivo rispetto a quello che l'Italia faceva nel passato. Noi dobbiamo riuscire a imprimere il nostro ritmo alla partita". E soprattutto neutralizzare il giocatore che Loew teme di più "Pirlo - ha detto - sta vivendo una sorta di rinascita, è un eccellente giocatore di calcio, un geniale stratega, uno che tocca molti palloni e che li sa distribuire pericolosamenté. Bisognerà provare ad impedirgli di giocare, ma fare una marcatura ad uomo su di lui sarebbe un'idiozia, perché in partita arretra molto. Ma conosciamo bene il suo tipo di gioco e proveremo ad interferire il più possibile". Miroslav Klose, il giocatore più esperto della nazionale tedesca, conosce meglio degli altri il calcio italiano. "Ci siamo allenati bene - ha detto l'attaccante della Lazio - ci siamo preparati al meglio. Gli italiani possono venire. Contro l'Inghilterra hanno avuto il controllo della palla e hanno pressato gli inglesi nella loro metà campo. Questo, senza dubbio, non capiterà con noi avremo un'altra strategia. Conosciamo bene le loro debolezze". Loew dovrebbe poter contare su Bastian Schweinsteiger: nonostante un leggero problema alla caviglia si è allenato regolarmente. "Abbiamo bisogno di lui - ha detto Loew - ma andrà in campo solo se è al 100%". Tenendo fermo il modulo, un aggressivo 4-2-3-1, il tecnico tedesco ha mischiato fin qui spesso le sue carte, ottenendo però sempre un gioco di altissimo livello. In più, la Germania ha il vantaggio di avere avuto due giorni di riposo in più. "Hanno giocato 120 minuti è vero - ha spiegato - ma hanno anche avuto quattro giorni interi di riposo. Sono sufficienti per recuperare".