Prima gioia per l'Italia agli Europei di atletica, in corso a Helsinki. Chiara Rosa ha vinto la medaglia di bronzo nella finale del getto del peso donne con la misura di 18,47 metri. La medaglia d'oro è andata alla tedesca Nadine Kleinert con 19,18 metri; argento alla russa Irina Tarasova con 18,91. Delusione per Simona La Mantia nel salto triplo: per lei un amarissimo quarto posto con 14,25 metri a soli 12 centrimetri dal terzo gradino del podio.
Una medaglia di legno per La Mantia, cha a lungo ha cullato il sogno di conquistare il bronzo nella gara vinta dall'ucraina Olha Saladuha con 14,99 metri. Poi è arrivato il salto della russa Yana Borodina che prima con 14,36 e poi con 14,37 le ha soffiato la posizione.
Delusione anche nei 400 metri maschili vinti dal ceco Pavel Maslak con il crono di 45"24. Marco Vistalli, infatti, dopo la partenza si è fermato per il riacutizzarsi di uno stiramento femorale accusato qualche mese fa. Sulla stessa distanza, ma nella prova femminile, Libania Grenot si è piazzata sesta in 52"57, calando notevolmente sul rettilineo d'arrivo. Oro alla sevedes Moa Hjelmer in 51"13. Quinto posto per Gianmarco Tamberi nell'alto (2,24, con il personale a 2,28 - che gli avrebbe dato il bronzo - sfiorato nell'ultimo tentativo utile) andato al britannico Robbie Grabarz con 2,31 metri.
Al settimo cielo, invece, la Rosa. "Dentro di me ci speravo. Ho visto le partecipanti, anche se tra il dire e il fare... - ha commentato raggiante dopo la gara - . Poche volte ho fatto una finale meglio della qualificazione. Dopo il brutto inizio era difficile ritrovare le energie, e infatti sono spompata. Mi sono detta ripetutamente che ce l'avrei fatta e che avrei potuto anche vincere: sono la persona più felice del mondo, era una di quelle occasioni da non perdere, e se l'avessi persa la Legnante mi avrebbe menato. Tutto quello che otterrò sarà per lei".
Delusione anche nei 400 metri maschili vinti dal ceco Pavel Maslak con il crono di 45"24. Marco Vistalli, infatti, dopo la partenza si è fermato per il riacutizzarsi di uno stiramento femorale accusato qualche mese fa. Sulla stessa distanza, ma nella prova femminile, Libania Grenot si è piazzata sesta in 52"57, calando notevolmente sul rettilineo d'arrivo. Oro alla sevedes Moa Hjelmer in 51"13. Quinto posto per Gianmarco Tamberi nell'alto (2,24, con il personale a 2,28 - che gli avrebbe dato il bronzo - sfiorato nell'ultimo tentativo utile) andato al britannico Robbie Grabarz con 2,31 metri.
Al settimo cielo, invece, la Rosa. "Dentro di me ci speravo. Ho visto le partecipanti, anche se tra il dire e il fare... - ha commentato raggiante dopo la gara - . Poche volte ho fatto una finale meglio della qualificazione. Dopo il brutto inizio era difficile ritrovare le energie, e infatti sono spompata. Mi sono detta ripetutamente che ce l'avrei fatta e che avrei potuto anche vincere: sono la persona più felice del mondo, era una di quelle occasioni da non perdere, e se l'avessi persa la Legnante mi avrebbe menato. Tutto quello che otterrò sarà per lei".