avrei dovuto avere il coraggio di cambiare di più. Ma sarebbe stata una mancanza di rispetto per chi mi aveva portato in finale», aggiunge il
ct.
«Siamo un Paese vecchio, con tante cose da cambiare.
Noi siamo venuti all'Europeo per cambiare, per perseguire un'idea senza farsi condizionare dal risultato», ha continuato il ct azzurro, elogiando il progetto di due anni di nazionale. «Sappiamo di dover fare i conti con la logica del risultato che però non deve essere condizionante, bisogna avere la forza di credere in un'idea. Sicuramente
troveremo difficoltà, dovremo abbinare l'aspetto del gioco alla necessità di risultato. In questi due anni abbiamo cercato di costruire una Nazionale con la mentalità di un club», ha aggiunto Prandelli, evidenziando la svolta attuata con il nuovo ciclo azzurro.
«Vincere l'Europeo avrebbe fatto bene, ma avrebbe tolto l'equilibrio a qualcuno:
non siamo ancora pronti a vincere, quando lo saremo vinceremo e rivinceremo ancora, senza alti e bassi né disagi», ha detto ancora Prandelli.