Oltre al danno la beffa: la Regione Puglia non copre le spese necessarie per le cure alle ragazze ferite nello scoppio del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo-Falcone
08:46 - Dopo il terrore e il dolore fisico, le cinque ragazze rimaste ferite nell'attentato davanti alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi devono subire un'altra "ferita". Stando a Libero, il servizio sanitario della Regione Puglia non copra infatti le spese necessarie per le cure e le giovani sono costrette a pagarsi alcune pomate antiustioni.
Oltre al danno, dunque, la beffa. Da quel terribile 19 maggio le famiglie di Selena, Sabrina, Veronica, Vanessa e Azzurra pagano di tasca loro parte delle creme necessarie a curare le ragazze. Medicinali che la sanità pubblica non rimborsa e che i medici non possono prescrivere perché inserite nell'elenco dei trattamenti estetici e non curativi. Le giovani hanno tutte ustioni fra il 25% e il 60% del corpo, alcune anche in viso e senza quei trattamenti hanno scarse probabilità di recupero da un punto di vista cutaneo.
E non è tutto qui. Queste creme, infatti, sono care e durano poco. Alcune costano fra i 50 e i 100 euro e non tutte le famiglie toccate dalla tragedia possono permettersele. Per affrontare le spese alcuni parenti e amici delle giovani vittime si sono addirittura autotassati. In questo senso, finora, l'unico aiuto pubblico fornito alle cinque ragazze sono stati i mille euro a ragazza messi a disposizione dal comune di Mesagne.