In primis arrivò l’Autovelox, prima nascosto e ora ‘dichiarato’, poi fu la volta del Tutor e ora, dall’incrocio tra i due, sta arrivando Vergilius: l’occhio che vigilerà sui comportamenti di guida degli automobilisti italiani. Sempre più difficile sfuggire alla vigile attenzione della legge quindi per gli automobilisti indisciplinati. Ma un modo c’è. Basta prendere l’auto in leasing in Germania. Una via non aperta a tutti ma che, a chi ne ha la possibilità, garantisce la totale immunità.
Il trucco, svelato da “Al Volante” e segnalato da La Repubblica, è molto semplice e cresce tra le pieghe di due diverse legislazioni. In Italia il responsabile dell’infrazione è infatti il proprietario dell’auto, basta quindi, per sanzionarlo, la targa dell’auto fotografata dall’Autovelox o dal Tutor di turno. Ma questo non è invece sufficiente per la legge tedesca secondo cui il responsabile dell’infrazione non è il proprietario dell’auto ma chi guida e, di conseguenza, la multa non è valida se il guidatore non viene identificato.
Semplice e geniale. Geniale nella sua semplicità. Basta solamente prendere un auto in leasing in Germania e il gioco è fatto. La simpatica foto fatta alla targa sarà infatti inviata alle autorità di Berlino che però, visto la mancata identificazione del guidatore, la cestinerà. E così il titolare del leasing, magari fotografato ben oltre i limiti di velocità consentiti, sarà salvo. Unica accortezza non farsi mai fermare, perché in quel caso l’identificazione del guidatore c’è eccome, e così anche la multa.
In molti, racconta “Al Volante”, hanno scoperto l’escamotage ed è di conseguenza in veloce aumento il numero di quanti volano in Germania per prendere un auto in leasing. In fondo i costi non sono diversi rispetto all’Italia e, oltre all’immunità da Autovelox, un’auto con targa tedesca porta in dote anche diversi altri vantaggi: niente superbollo e niente visibilità fiscale. Se infatti, causa crisi e complice la politica fiscale, le vendite di auto di lusso nel nostro Paese sono scese del 20% nell’ultimo anno, parallelamente sono aumentate le auto in circolazione con targa straniera, in particolare tedesca. Là infatti non esiste superbollo e le tasse sono più basse. E poi, nel libretto di circolazione, compare solo il nome della società tedesca, al contrario di quanto avviene con il leasing italiano, e questo consente che l’auto non compaia nella dichiarazione dei redditi del locatario. La reazione istintiva sarebbe ‘tutti in Germania’, ma non bisogna dimenticare che pagare le tasse è un dovere, come rispettare il codice della strada. Allo Stato il compito di far sì che queste regole valgano per tutti.
Il trucco, svelato da “Al Volante” e segnalato da La Repubblica, è molto semplice e cresce tra le pieghe di due diverse legislazioni. In Italia il responsabile dell’infrazione è infatti il proprietario dell’auto, basta quindi, per sanzionarlo, la targa dell’auto fotografata dall’Autovelox o dal Tutor di turno. Ma questo non è invece sufficiente per la legge tedesca secondo cui il responsabile dell’infrazione non è il proprietario dell’auto ma chi guida e, di conseguenza, la multa non è valida se il guidatore non viene identificato.
Semplice e geniale. Geniale nella sua semplicità. Basta solamente prendere un auto in leasing in Germania e il gioco è fatto. La simpatica foto fatta alla targa sarà infatti inviata alle autorità di Berlino che però, visto la mancata identificazione del guidatore, la cestinerà. E così il titolare del leasing, magari fotografato ben oltre i limiti di velocità consentiti, sarà salvo. Unica accortezza non farsi mai fermare, perché in quel caso l’identificazione del guidatore c’è eccome, e così anche la multa.
In molti, racconta “Al Volante”, hanno scoperto l’escamotage ed è di conseguenza in veloce aumento il numero di quanti volano in Germania per prendere un auto in leasing. In fondo i costi non sono diversi rispetto all’Italia e, oltre all’immunità da Autovelox, un’auto con targa tedesca porta in dote anche diversi altri vantaggi: niente superbollo e niente visibilità fiscale. Se infatti, causa crisi e complice la politica fiscale, le vendite di auto di lusso nel nostro Paese sono scese del 20% nell’ultimo anno, parallelamente sono aumentate le auto in circolazione con targa straniera, in particolare tedesca. Là infatti non esiste superbollo e le tasse sono più basse. E poi, nel libretto di circolazione, compare solo il nome della società tedesca, al contrario di quanto avviene con il leasing italiano, e questo consente che l’auto non compaia nella dichiarazione dei redditi del locatario. La reazione istintiva sarebbe ‘tutti in Germania’, ma non bisogna dimenticare che pagare le tasse è un dovere, come rispettare il codice della strada. Allo Stato il compito di far sì che queste regole valgano per tutti.