Non ce l'ha fatta, Josefa Idem, a celebrare la sua ottava Olimpiade con una medaglia. La 48enne atleta azzurra è giunta quinta nella finale della canoa K1 500 metri dopo avere perso la volata per il terzo posto, sfumato per soli 30 centesimi di secondo, con la sudafricana Hartley e con la svedese Paldanius. Appena scesa dalla canoa, la Idem ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni: "Questa è stata davvero l'ultima gara, basta così"
''Sono dispiaciuta perche' questa era la mia ultima, ma sono anche contenta per essere arrivata cosi' vicina al podio", ha premesso la grande canoista italo-tedesca, prima di addentrarsi nelle dichiarazioni che per tanti anni - fortunatamente - ha rimandato: "Ora basta, veramente basta, il mio sogno e' essere a Rio per raccontare le imprese gli altri, è tempo di lasciare spazio ai più giovani. E' il momento di voltare pagina, è stata una bella carriera, è stato bello sognare insieme - ha continuato rivolgendosi agli italiani - , tanti hanno tifato per me, voglio ringraziare tutti per il loro sostegno. Anche quando non ho ottenuto risultati, ho sempre trovato persone che mi hanno supportato, mai qualcuno malizioso, che mi invitasse a smetterla, a lasciare perdere. Spero di aver ispirato i giovani, ma spero soprattutto di essere stata fonte di ispirazione per la mia generazione, quella tra i 40 e i 50 anni: non è mai troppo tardi per sognare, non è mai troppo tardi per mettersi in moto
''Sono dispiaciuta perche' questa era la mia ultima, ma sono anche contenta per essere arrivata cosi' vicina al podio", ha premesso la grande canoista italo-tedesca, prima di addentrarsi nelle dichiarazioni che per tanti anni - fortunatamente - ha rimandato: "Ora basta, veramente basta, il mio sogno e' essere a Rio per raccontare le imprese gli altri, è tempo di lasciare spazio ai più giovani. E' il momento di voltare pagina, è stata una bella carriera, è stato bello sognare insieme - ha continuato rivolgendosi agli italiani - , tanti hanno tifato per me, voglio ringraziare tutti per il loro sostegno. Anche quando non ho ottenuto risultati, ho sempre trovato persone che mi hanno supportato, mai qualcuno malizioso, che mi invitasse a smetterla, a lasciare perdere. Spero di aver ispirato i giovani, ma spero soprattutto di essere stata fonte di ispirazione per la mia generazione, quella tra i 40 e i 50 anni: non è mai troppo tardi per sognare, non è mai troppo tardi per mettersi in moto