Drogba, la Juventus ci riproverà a gennaio
Lo Shangai Shenhua è in difficoltà societarie e Didier Drogba potrebbe lasciare la Cina dopo solo pochi mesi. Torna così di moda il suo nome per il mercato di gennaio della Juventus
L'avventura cinese di Didier Drogba è prossima alla conclusione, dopo una manciata di mesi, e la Juventus proverà ad approfittarne. E' l'attaccante ivoriano al momento il giocatore in cima alla lista di Marotta per gennaio: non lo Jovetic blindato dalla Fiorentina e, dicono in Inghilterra, prossimo al Manchester City né lo Llorente in rapporti piuttosto complicati con l'Athletic Bilbao e seguito però da Real Madrid e Barcellona. Non che per Drogba manchi la concorrenza: anche l'Arsenal segue con discrezione il giocatore.
Al momento l'ivoriano milita nelle fila dello Shangai Shenhua, allenato dal suo ex compagno ai tempi del Chelsea Nicolas Anelka. Già in estate la Juventus aveva sondato il terreno, ma di fronte alla strabiliante offerta cinese Drogba ha preferito lasciare l'Europa per questo esilio dorato. Che però sta per finire: la frattura al vertice del club tra l'imprenditore privato Zhu Jun (che detiene il 28,5% delle azioni) e le altre cinque società statali proprietarie della società sembra insanabile.
Tanto che Zhu, finora il mecenate che si è caricato sulle spalle i sontuosi ingaggi di Drogba & C, ha deciso di adeguare le sue spese in maniera proporzionale alla sua partecipazione societaria. In pratica, sta chiudendo i rubinetti. E nessuno sarà più in grado di onorare il biennale e mezzo da un milione di euro al mese sottoscritto da Drogba.
Su questo punta la Juventus: aprirgli di nuovo le porte del calcio di livello europeo e celebrare finalmente un matrimonio sfiorato solo poche settimane fa. Secondo France Football infatti la Juve aveva stilato un vero e proprio contratto, con un biennale da 5 milioni di euro complessivi. Ma a fermare tutto erano stati proprio lo Shenhua e la sontuosissima penale da pagare in caso di addio anticipato. Adesso però la situazione è diversa, visto che da qui a gennaio sarà il club cinese, e non il giocatore, ad essere in difetto.