NEW DELHI- La polizia indiana ha arrestato i responsabili di una madrassa (scuola coranica) dello Stato meridionale dell'Andhra Pradesh con l'accusa di avere picchiato e incatenato un bambino di 12 anni perchè si rifiutava di studiare l'arabo.
Lo riferisce oggi il quotidiano The Times of India. Gli agenti hanno raccontato che il ragazzino, di nome Mohammad, è entrato due anni fa nella madrassa Minhajul Uloom del distretto di Medak, ma due settimane fa il suo insegnante, Kaleem Ahmed, ed il responsabile dell scuola, Maulana Farhat, hanno cominciato a usare le maniere forti, vista la sua resistenza allo studio della lingua araba. Nell'edificio religioso, aggiunge il giornale, il bambino è stato trovato incatenato e con bolle sotto i piedi.
La vicenda è diventata di dominio pubblico quando Mohammad, che aveva tentato di fuggire per due volte dalla madrassa, è riuscito ieri a farcela la terza volta ed è stato portato dal giudice dallo zio per la denuncia. Al magistrato il piccolo ha confermAto che le vessazioni sono cominciate 15 giorni quando è apparso definitivo il suo rifiuto di studiare l'arabo. «Mi hanno incatenato e torturato», ha ribadito infine, mostrando bolle sotto le piante dei piedi
La vicenda è diventata di dominio pubblico quando Mohammad, che aveva tentato di fuggire per due volte dalla madrassa, è riuscito ieri a farcela la terza volta ed è stato portato dal giudice dallo zio per la denuncia. Al magistrato il piccolo ha confermAto che le vessazioni sono cominciate 15 giorni quando è apparso definitivo il suo rifiuto di studiare l'arabo. «Mi hanno incatenato e torturato», ha ribadito infine, mostrando bolle sotto le piante dei piedi