Il tecnico dell'Inter ringrazia Moratti per il paragone ma lo rispedisce al mittente: "Lui ha vinto ovunque, io non ho fatto ancora niente". Intanto però la sua Inter sembra aver trovato la quadratura del cerchio sia dal punto di vista tattico che mentale
Il primo paragone Andrea Stramaccioni lo fa per difetto, ai microfoni di Radio anch'io lo Sport, su Radiouno: "Moratti mi paragona a Mourinho? Mi riempie d'orgoglio ma mi fa anche sorridere, perché Mourinho ha vinto ovunque, io invece rispetto a lui non sono ancora nessuno. A chi mi ispiro? Un giovane allenatore come me cerca di prendere spunti da tutti, da Spalletti a Conte". Dopo la sbornia del derby il tecnico sente l'esigenza di calmare le acque tumultose, che tracimano entusiasmo. Tanto più ora che l'Inter sta surfando sulla cresta dell'onda.
Dopo l'avvio stentato, l'allenatore appena 36enne ha calcato l'impronta. Difesa a tre, centrocampo di sostanza e un Cassano lì davanti che è tornato protagonista (discorso in generale, ché nel derby l'ex rossonero quasi non l'ha vista), quattro vittorie di fila (tre in campionato). C'è stata molto fortuna nella stracittadina vinta, e molti demeriti dell'avversario, generoso nel concedere l'ennesimo gol su calcio piazzato e incapace di rimontare la rete di svantaggio pur con un uomo in più.
Ma alla fine i tre punti racimolati tengono l'Inter appaiata alla scintillante Lazio di Petkovic e nei pressi della coppia di testa Juventus-Napoli. Dalle giovanili alla scala del calcio, dalla Primavera alla squadra titolare, un balzo in avanti che Stramaccioni ha gestito con umiltà e al tempo stesso con piglio deciso, sapendo che questa è un'occasione da non perdere.
"Vincere così - continua l'allenatore nerazzurro - è ancora più bello, giocare nel secondo in tempo in dieci ci ha costretto a tirare fuori capacità e doti che ci hanno messo a dura prova. Vincere così vale triplo, in dieci uomini abbiamo resistito all'urto del Milan". Un bel sogno, il derby vinto. Ma un sogno da cui bisogna svegliarsi presto. "Questa vittoria ci fa ben sperare per il futuro, ma c'è ancora molto da lavorare" l'epitaffio di Stramaccioni. Sul derby vinto cala già il sipario, si guarda ad un domani ancora tutto da costruire. Con il sorriso sulle labbra.