Si ha l'impressione, però, che a parte rari e accertati casi di "sindrome da rifiuto" e di "nausea da stress", gli altri, in realtà, vogliano semplicemente concedersi una pausa, semmai per scegliere meglio la strada che li porterà verso il futuro
ROMA - In principio fu Arrigo Sacchi, poi arrivò Lippi, infine spuntò Guardiola. La panchina logora chi ce l'ha. Una tesi che probabilmente Giulio Andreotti non condividerebbe avendo lui una idea del potere che si apprezza sempre di più con la frequentazione (infatti, in Parlamento abbiamo deputati e senatori che erano già lì ai tempi di Annibale e degli elefanti). L'ultimo a mettersi in fila per l'anno sabbatico è Walter Mazzarri. Lavorare stanca (indimenticabile Pavese) anche quando si è ben retribuiti. Alex Ferguson rema al contrario ma lui nel Manchester United ha fatto le radici, è più inamovibile della statua di Matt Busby cementata all'ingresso dell'Old Trafford. Si ha l'impressione, però, che a parte rari e accertati casi di "sindrome da rifiuto" e di "nausea da stress", gli altri, in realtà, vogliano semplicemente concedersi una pausa, semmai per scegliere meglio la strada che li porterà verso il futuro. Insomma, va bene l'anno sabbatico ma senza essere dimenticati troppo perché nulla produce più danni dell'oblio soprattutto in un mondo in cui i margini della memoria sono ridotti al minimo sindacale. Da questo punto di vista è significativa una intervista a Luca Toni, attaccante della Fiorentina, pubblicata dal giornale tedesco "Bild am Sonntag". Oggetto: Pep Guardiola. Il quale Pep si starà anche riposando ma, nel frattempo, appare concentrato a individuare una via d'uscita all'anno sabbatico. Toni e Guardiola hanno giocato insieme nel Brescia nella stagione 2001-2002. Comprensibile che il secondo chieda informazioni al primo su un argoemtno che il primo conosce bene. Racconta Toni: "Nel passato Pep mi ha chiesto spesso del Bayern. Se lo facesse oggi gli direi di firmare senza esitazioni. Nel Bayern si può lavorare bene perché sono ricchi. Credo che a Guardiola piacerebbe la filosofia del club e lui aggiungerebbe qualcosa di speciale alla mentalità tedesca". Il Bayern sta cercando un allenatore per la stagione 2013-2014 inevitabile che Guardiola venga inserito nella lista dei papabili. Anche se nel frattempo il Bayern attuale in Bundesliga vola: otto vittorie su otto.