Continuano i casi di violenza nelle scuole, i bambini subiscono maltrattamenti da chi dovrebbe invece assicurare istruzione, educazione e protezione.“Maestre” con poca, o nulla, pazienza. Di un’età che presuppone che i metodi educativi che hanno fatto propri sono da tempo passati, obsoleti.
Due maestre di una scuola materna di Martina Franca, di 51 e 60 anni, sono state sospese per presunti maltrattamenti sui bambini. Le due donne avrebbero maltrattato i bambini con spintoni, strattoni, botte e severe, quanto immotivate, punizioni.
A far scattare la misura interdittiva è stato il gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco, su richiesta del sostituto procuratore Giovanna Cannarile dopo la denuncia da parte della madre di uno dei bimbi che frequentavano l’asilo. Il bimbo diceva da tempo di non voler più andare a scuola e ha raccontato del comportamento improprio delle maestre. Secondo gli accertamenti degli investigatori, che hanno ascoltato i bambini in ambienti protetti, in almeno tre casi i piccoli sarebbero stati schiaffeggiati solo per aver buttato a terra dei giocattoli.
I genitori dei bambini cominciavano a notare dei comportamenti strani da parte dei loro figli al ritorno da scuola: sempre agitati, dicevano di avere paura delle maestre e che non volevano più «le botte». I poliziotti hanno ascoltato i bambini insieme a psicologi e assistenti sociali, dopo hanno piazzato telecamere nascoste. I video hanno dato la conferma e le due maestre sono state sospese.
Le violenze sui bambini sono tra le azioni più brutali che si possano compiere. Le ripercussioni non sono legate unicamente alla sfera fisica: le percosse vanno ad incidere, spesso causando anche danni permanenti, sulla psiche dei bambini.
Veniamo sempre più spesso a conoscenza del fatto che varie strutture scolastiche svelano degli aspetti che ne lasciano intravedere un profilo per nulla “colorato” ma sempre più macabro. E ci rendiamo conto che, ogni giorno che passa, sono sempre più le scuole che vengono meno ai loro doveri educativi.
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