Il pilota romano si ritira dalle corse dopo aver conquistato il suo secondo titolo in Superbike in una stagione emozionante e combattuta fino alla fine
ROMA - «È un Alba molto diversa oggi per me....niente sarà come prima. Forza comunque». Il tweet malinconico di questa mattina lo lasciava già intuire. Max Biaggi si ritira dalle corse, e lo fa da campione dopo aver conquistato il suo secondo titolo in Superbike in una stagione emozionante e combattuta fino alla fine.
SPAZIO ALLA FAMIGLIA - A 41 anni il Corsaro chiude la propria carriera: in bacheca 4 titoli mondiali nella 250 e due in Superbike. «Ho scelto di smettere e non ho smesso come hanno fatto altri per motivi fisici o perchè non avevano trovato una moto competitiva - ha spiegato Biaggi nel corso della conferenza stampa convocata a Vallelunga - Ho rinunciato a un contratto con l'Aprilia identico a quello di questo anno, stessa moto stessi soldi. Credo di aver tolto abbastanza tempo ai miei bimbi e alla mia compagna e credo sia giusto dedicarsi a loro perchè il tempo passa e non puoi fermarlo. Non sono come alcuni politici attaccati alla poltrona, è giusto dare spazio ai giovani».
LA CARRIERA - Il suo primo approccio con il motociclismo agonistico è nel 1989. L'anno successivo vince il Campionato Italiano Sport Production. Nel 1991 inizia il suo legame con Aprilia, vincendo il titolo di Campione Europeo. Nello stesso anno esordisce nel Mondiale correndo il Gp di Francia e nel 1992 vince la sua prima gara iridata in Sudafrica. La sua consacrazione a livello mondiale arriva nel 1994, quando si aggiudica il primo titolo iridato nella 250, ripetendosi per quattro anni consecutivi, l'ultimo dopo il passaggio in Honda. Sono 29 i Grand Prix in cui ha trionfato in 250. Nel 1998 il salto in 500, sempre con la Honda ed il secondo posto a fine stagione alle spalle di Doohan. L'anno dopo passa alla Yamaha, dove rimane fino al 2002, primo anno della MotoGp. Il romano è quarto nel 1999, terzo nel 2000 e secondo nel 2001 e 2002. Sono gli anni delle mitiche battaglie, in pista e fuori, con Valentino Rossi con l'Italia del motociclismo divisa. Nel 2003 Biaggi torna alla Honda per gli ultimi tre anni nella MotoGp raccogliendo due terzi ed un quarto posto, vincendo il totale 13 gare. Dopo un anno di sosta, nel 2007 arriva in Superbike: corre con Suzuki e dopo con una Ducati privata. Ritornato in sella ad una Aprilia nel 2009, il pilota romano ha confermato il suo feeling con la scuderia diventando, l'anno successivo, il primo italiano a conquistare il Mondiale per derivate di serie, ripetendosi, poi, nella stagione appena conclusa con 16 successi.
SPAZIO ALLA FAMIGLIA - A 41 anni il Corsaro chiude la propria carriera: in bacheca 4 titoli mondiali nella 250 e due in Superbike. «Ho scelto di smettere e non ho smesso come hanno fatto altri per motivi fisici o perchè non avevano trovato una moto competitiva - ha spiegato Biaggi nel corso della conferenza stampa convocata a Vallelunga - Ho rinunciato a un contratto con l'Aprilia identico a quello di questo anno, stessa moto stessi soldi. Credo di aver tolto abbastanza tempo ai miei bimbi e alla mia compagna e credo sia giusto dedicarsi a loro perchè il tempo passa e non puoi fermarlo. Non sono come alcuni politici attaccati alla poltrona, è giusto dare spazio ai giovani».
LA CARRIERA - Il suo primo approccio con il motociclismo agonistico è nel 1989. L'anno successivo vince il Campionato Italiano Sport Production. Nel 1991 inizia il suo legame con Aprilia, vincendo il titolo di Campione Europeo. Nello stesso anno esordisce nel Mondiale correndo il Gp di Francia e nel 1992 vince la sua prima gara iridata in Sudafrica. La sua consacrazione a livello mondiale arriva nel 1994, quando si aggiudica il primo titolo iridato nella 250, ripetendosi per quattro anni consecutivi, l'ultimo dopo il passaggio in Honda. Sono 29 i Grand Prix in cui ha trionfato in 250. Nel 1998 il salto in 500, sempre con la Honda ed il secondo posto a fine stagione alle spalle di Doohan. L'anno dopo passa alla Yamaha, dove rimane fino al 2002, primo anno della MotoGp. Il romano è quarto nel 1999, terzo nel 2000 e secondo nel 2001 e 2002. Sono gli anni delle mitiche battaglie, in pista e fuori, con Valentino Rossi con l'Italia del motociclismo divisa. Nel 2003 Biaggi torna alla Honda per gli ultimi tre anni nella MotoGp raccogliendo due terzi ed un quarto posto, vincendo il totale 13 gare. Dopo un anno di sosta, nel 2007 arriva in Superbike: corre con Suzuki e dopo con una Ducati privata. Ritornato in sella ad una Aprilia nel 2009, il pilota romano ha confermato il suo feeling con la scuderia diventando, l'anno successivo, il primo italiano a conquistare il Mondiale per derivate di serie, ripetendosi, poi, nella stagione appena conclusa con 16 successi.