Il padre di una delle due bambine ritrovate morte in un frigorifero di Vienne, in Isère (Francia meridionale), accanto al cadavere della madre, indiziato del triplice omicidio, nella sua fuga è passato in Italia. Lo conferma il procuratore di Grenoble. L'uomo, 26 anni, ricercato da ieri dalla polizia francese, è stato localizzato tramite il suo telefono cellulare "a Torino e poi a Roma".
A dare l'allarme è stata la nonna delle due bimbe, che da qualche ora non aveva notizie della figlia Coralie. Drammatica la scena che si è presentata alla polizia: nel frigorifero c'erano i corpi di Charlotte, 5 anni, e della piccola Feyriel, 3 mesi. Non lontano, dietro il divano, in un mare di sangue, il cadavere di Coralie, la madre 26enne delle due bimbe.
La pista principale seguita dagli inquirenti è quella di un dramma familiare. Il principale sospettato è un tunisino 26enne, compagno di Coralie e padre di Feyriel, già noto alle forze dell'ordine per un caso di violenza. A maggio l'uomo fu condannato a quattro mesi di prigione, con la condizionale. La procura ha fatto sapere che l'uomo è stato localizzato per l'ultima volta in Italia. "Ha lasciato la Francia - ha detto il procuratore di Grenoble, Jean-Yves Coquillat - e abbiamo trovato le sue tracce in Italia, a Torino e poi a Roma".
A dare l'allarme è stata la nonna delle due bimbe, che da qualche ora non aveva notizie della figlia Coralie. Drammatica la scena che si è presentata alla polizia: nel frigorifero c'erano i corpi di Charlotte, 5 anni, e della piccola Feyriel, 3 mesi. Non lontano, dietro il divano, in un mare di sangue, il cadavere di Coralie, la madre 26enne delle due bimbe.
La pista principale seguita dagli inquirenti è quella di un dramma familiare. Il principale sospettato è un tunisino 26enne, compagno di Coralie e padre di Feyriel, già noto alle forze dell'ordine per un caso di violenza. A maggio l'uomo fu condannato a quattro mesi di prigione, con la condizionale. La procura ha fatto sapere che l'uomo è stato localizzato per l'ultima volta in Italia. "Ha lasciato la Francia - ha detto il procuratore di Grenoble, Jean-Yves Coquillat - e abbiamo trovato le sue tracce in Italia, a Torino e poi a Roma".