Cinque anni di Brunello, le intere produzioni dal 2007 fino al 2012, distrutte da vandali entrati nella cantina di una dell'azienda Case Basse, tra i produttori più prestigiosi del vino più pregiato di Montalcino. A denunciare l'atto vandalico, avvenuto la notte scorsa, è il proprietario della tenuta Gianfranco Soldera, che ha raccontato al sito WineNews di aver scoperto, entrato in cantina al mattino, che l'intera produzione di oltre 600 ettolitri di vino, per un valore di decine di migliaia di euro, era andata perduta. Secondo il racconto del proprietario nessuna bottiglia o altro bene che si trovava nella cantina seminterrata è stato rubato. Si è dunque trattato di un atto vandalico, che sta mettendo in agitazione tutta la zona dove si produce uno dei vini più famosi e buoni al mondo. Si teme che chi ha colpito l'altra notte possa ripetere il suo gesto, prendendo di mira altre cantine. Il podere Case Basse conta circa 6 ettari e mezzo coltivati a vigneto a 350 metri di altitudine e produce circa 10mila bottiglie all'anno. L'azienda colpita non è grande ma è una di quelle rinomate perché preparano un Brunello con metodo tradizionale. Quando nel 2008 scoppiò lo scandalo delle cantine che utlizzavano oltre al Sangiovese (previsto dal disciplinare) anche vitigni francesi per dare al loro vino un gusto più "internazionale", Case Basse venne presa come esempio da cui ripartire per tornare a un prodotto radicato nel territorio.