I club europei hanno un debito netto di seimila milioni di euro. Questa è una delle conclusioni dello studio tenuto dalla UEFA che sarà presentato con tutta probabilità all'inizio della prossima stagione calcistica, 2013-2014.
L'anno successivo l'UEFA, ha decretato che per regolamento, chi non rispetterà l'austerità del fair play finanziario (FPF) potrà essere espulso dalle competizioni europee. Questa direttiva ha come obiettivo quello di perseguire l'idea di non far spendere ai club calcistici europei più di quanto guadagnano. L'UEFA permetterà di eccedere nelle spese non superando i cinque milioni di euro di differenza tra entrate ed uscite, a meno che i proprietari non investano nuovo capitale nelle casse della squadra. L'UEFA, con il fair play finanziario, andrà a monitorare attentamente gli importi dovuti ai giocatori, agli altri dipendenti e alle autorità fiscali. Per queste ultime sarà importante anche osservare l'adempimento o meno delle tasse o il ritardato pagamento, che possono avere un impatto diretto sul club.
In Spagna e in Inghilterra l'indebitamento finanziario al netto dei club è pesante rispetto ai criteri del FPF, ma bisogna considerare il fatto che, possedendo stadi di proprietà, le banche prestano fondi ai club con la garanzia dell'ipoteca sullo stadio nel caso in cui non si adempie ai pagamenti. "Molti club sono stati puniti, e anche altri lo saranno", dicono dall'organo di governo del calcio europeo. Dal 2014-2015, finalmente, anche le squadre dei magnati arabi, come il Manchester City, il Malaga e il Paris Saint German, dovranno rendere conto all'UEFA per le “sfarzose” spese che sostengono per avere club megagalattici.
(sporteconomy)
L'anno successivo l'UEFA, ha decretato che per regolamento, chi non rispetterà l'austerità del fair play finanziario (FPF) potrà essere espulso dalle competizioni europee. Questa direttiva ha come obiettivo quello di perseguire l'idea di non far spendere ai club calcistici europei più di quanto guadagnano. L'UEFA permetterà di eccedere nelle spese non superando i cinque milioni di euro di differenza tra entrate ed uscite, a meno che i proprietari non investano nuovo capitale nelle casse della squadra. L'UEFA, con il fair play finanziario, andrà a monitorare attentamente gli importi dovuti ai giocatori, agli altri dipendenti e alle autorità fiscali. Per queste ultime sarà importante anche osservare l'adempimento o meno delle tasse o il ritardato pagamento, che possono avere un impatto diretto sul club.
In Spagna e in Inghilterra l'indebitamento finanziario al netto dei club è pesante rispetto ai criteri del FPF, ma bisogna considerare il fatto che, possedendo stadi di proprietà, le banche prestano fondi ai club con la garanzia dell'ipoteca sullo stadio nel caso in cui non si adempie ai pagamenti. "Molti club sono stati puniti, e anche altri lo saranno", dicono dall'organo di governo del calcio europeo. Dal 2014-2015, finalmente, anche le squadre dei magnati arabi, come il Manchester City, il Malaga e il Paris Saint German, dovranno rendere conto all'UEFA per le “sfarzose” spese che sostengono per avere club megagalattici.
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