ROMA – “Non piangere, tra poco apriamo la porta e ti facciamo uscire“: parlava così, tentanto di tranquillizzarlo, il poliziotto che giovedì pomeriggio ha sorpreso un bimbo di quattro anni con le manine appiccicate sulla vetrata blindata di una banca. Era rimasto intrappolato all’interno dell’istituto di credito oltre l’orario di chiusura. Forse dimenticato dai genitori o forse lui, troppo curioso, si era intrufolato superando porte di sicurezza e metal detector e poi non era più riuscito a trovare l’uscita.
E’ successo a Roma, quartiere Prenestino, chiuso in una banca di via Sampiero di Bastelica. E’ rimasto lì “imprigionato” per circa un’ora, tra le 16 e le 17, a disperarsi battendo i piccoli pugni contro quel vetro blindato. Poi per fortuna un poliziotto lo ha sorpreso ma la trafila per liberarlo era ancora lunga. Mentre i poliziotti delle volanti si prodigavano per calmarlo, lui continuava a disperarsi. E intanto a quello sportello per circa un’ora, sul marciapiede, si era formato un capannello di curiosi tutti col fiato sospeso mentre il bimbo urlava e piangeva “in vetrina”.
Poi la direttrice della filiale è stata avvisata dalla vigilanza privata. Trafelata è accorsa sul posto armata di chiavi: finalmente la libertà per il piccolo “prigioniero” che ha potuto riabbracciare i suoi familiari che lo attendevano in strada. Una piccola tragedia metropolitana a ridosso del Natale, fortunatamente a lieto fine.
E’ successo a Roma, quartiere Prenestino, chiuso in una banca di via Sampiero di Bastelica. E’ rimasto lì “imprigionato” per circa un’ora, tra le 16 e le 17, a disperarsi battendo i piccoli pugni contro quel vetro blindato. Poi per fortuna un poliziotto lo ha sorpreso ma la trafila per liberarlo era ancora lunga. Mentre i poliziotti delle volanti si prodigavano per calmarlo, lui continuava a disperarsi. E intanto a quello sportello per circa un’ora, sul marciapiede, si era formato un capannello di curiosi tutti col fiato sospeso mentre il bimbo urlava e piangeva “in vetrina”.
Poi la direttrice della filiale è stata avvisata dalla vigilanza privata. Trafelata è accorsa sul posto armata di chiavi: finalmente la libertà per il piccolo “prigioniero” che ha potuto riabbracciare i suoi familiari che lo attendevano in strada. Una piccola tragedia metropolitana a ridosso del Natale, fortunatamente a lieto fine.