La nemesi di coloro che, incantati e felici, amano visitare gli acquari, meglio se con prole, si è palesata lo scorso 19 dicembre a Shanghai in un centro commerciale, dove una vasca di 33 tonnellate di acqua è scoppiata in faccia ai clienti che ammiravano estasiati gli squali all’interno del gigantesco contenitore.
Un evento inaspettato che ha scatenato il terrore oltre che uno tsunami in miniatura di acqua, vetro, e animali che si sono scaraventati sugli astanti provocando il ferimento di quindici persone tra avventori e personale. Ferite nemmeno troppo lievi, se si pensa allo spessore della vasca e del vetro che conteneva i predatori del mare.
Lo choc è stato grande e ognuno è vittima a suo modo: nell’evento sono rimasti coinvolti gli animali stessi, come tre squali limoni e decine di pesci più piccoli che hanno perso la vita. Le cause ufficiali dell’incidente non sono state ancora accertate ma si presume che a causare la rottura della vasca sia stato un brusco sbalzo di temperatura.
Per l’acquario, attrazione locale molto apprezzata, non è il primo episodio sfortunato: nello scorso giugno la rottura di un tubo dell’acqua aveva provocato la morte di due squali e di diverse tartarughe. E il management del centro, come riportano alcune fonti, non sembra intenzionato per il momento a ricostruire l’acquario con buona pace dei visitatori e degli amanti del “brivido sicuro”.