Spaghetti al pomodoro? Nel 2050 saranno soltanto un nostalgico ricordo! Proprio così, l’amata pasta, uno dei simboli della cucina italiana nel mondo, è destinata a scomparire. A dirlo uno studio pubblicato su Newsweek secondo cui questo celebre alimento, a causa dei continui mutamenti climatici, corre seriamente il rischio d’estinzione.
Dopo caffè e cacao, quindi, i cambiamenti climatici mettono all’angolo anche grano, mais e riso (quest’ultimo più di tutti perchè meno tollerante alle alte temperature), che sono la base alimentare per la maggior parte degli esseri umani. Come potrete immaginare il grano, oltre alla pasta, vuol dire anche pane. Frank Manthey, professore della North Dakota State University, non nasconde la gravità della situazione.
Pesticidi negli alimenti: i cibi più o meno contaminati
"Il grano ha bisogno di un luogo fresco. Le alte temperature sono negative per la sua crescita e per la qualità, non ci sono dubbi". Se già negli ultimi 50 anni il solo aumento di 1 grado Fahrenheit (poco più di 1° C) della temperatura globale ha provocato un calo del 5,5 % nella produzione di grano, figuriamoci cosa potrebbe accadere fino al 2050, anno che vedrà, secondo lo studio dell'International Food Policy Research Institute (IFPRI), estati sempre più calde in zone come il Midwest di Stati Uniti e Canada, il nord della Cina, l'India, la Russia e l'Australia, e di conseguenza, produzione inferiore fino a sfiorare il -30%. Pizza al microonde, i passi per farla buonissima “Siamo tutti preoccupati – sostiene Gerald Nelson, ricercatore senior dell'IFPRI – i centri internazionali di ricerca agricola e il settore privato si sono resi conto del fatto che le temperature elevate sono ormai quasi inevitabili". La nostra amata pasta ha davvero le ore contate? Staremo a vedere.
Fonte :Yahoo
Dopo caffè e cacao, quindi, i cambiamenti climatici mettono all’angolo anche grano, mais e riso (quest’ultimo più di tutti perchè meno tollerante alle alte temperature), che sono la base alimentare per la maggior parte degli esseri umani. Come potrete immaginare il grano, oltre alla pasta, vuol dire anche pane. Frank Manthey, professore della North Dakota State University, non nasconde la gravità della situazione.
Pesticidi negli alimenti: i cibi più o meno contaminati
"Il grano ha bisogno di un luogo fresco. Le alte temperature sono negative per la sua crescita e per la qualità, non ci sono dubbi". Se già negli ultimi 50 anni il solo aumento di 1 grado Fahrenheit (poco più di 1° C) della temperatura globale ha provocato un calo del 5,5 % nella produzione di grano, figuriamoci cosa potrebbe accadere fino al 2050, anno che vedrà, secondo lo studio dell'International Food Policy Research Institute (IFPRI), estati sempre più calde in zone come il Midwest di Stati Uniti e Canada, il nord della Cina, l'India, la Russia e l'Australia, e di conseguenza, produzione inferiore fino a sfiorare il -30%. Pizza al microonde, i passi per farla buonissima “Siamo tutti preoccupati – sostiene Gerald Nelson, ricercatore senior dell'IFPRI – i centri internazionali di ricerca agricola e il settore privato si sono resi conto del fatto che le temperature elevate sono ormai quasi inevitabili". La nostra amata pasta ha davvero le ore contate? Staremo a vedere.
Fonte :Yahoo