Bene la squadra di Prandelli, ma i verdeoro vanno sul 2-0 con Fred e Oscar. Rimonta con De Rossi e la magia di Supermario
Festa azzurra dopo la magia di Balotelli, che vale il 2-2.
L'Italia gioca un partitone contro il Brasile, a Ginevra, in amichevole. Pareggia 2-2, rimontando le reti di Fred e Oscar con i gol di De Rossi e Balotelli. Ma solo un grande Julio Cesar e sprechi assortiti sottoporta salvano la Seleçao. L’Italia gioca bene, ma va sotto nel primo tempo, col 4-3-1-2. Poi, trascinata da un Balotelli versione "comando io" esonda nella ripresa col 4-3-3 (bene Cerci all’esordio da esterno alto di destra). Gli ultimi due pessimi precedenti col Brasile, datati 2009, finiti con altrettante "ripassate", come risultati (0-2 in amichevole a Londra, 0-3 a Pretoria in Confederations Cup) sono cancellati. Anche se la vittoria azzurra nella sfida diretta continua a mancare dal glorioso successo del 1982 in Spagna. Ma in prospettiva Confederations Cup, stavolta in Brasile, e magari guardando anche più in là al Mondiale di Brasile 2014, l’Italia è parsa più avanti. Come equilibri e identità di gioco. I verdeoro hanno grandi solisti, come dimostra la trama del 2-0, ma non sono ancora un coro intonato. E difendono da mani nei ricci, quelli di David Luiz e Dante (Thiago Silva era acciaccato).
CON MONTOLIVO — L'Italia è senza Marchisio, fermato dalla febbre accusata dalla tarda mattinata, a Ginevra fa un freddo cane, e neanche in panchina. Guadagna un posto da titolare Montolivo. Giaccherini resta trequartista, curioso esperimento di serata di Prandelli. Proprio Giaccherini crea la prima palla gol: salta un avversario, poi conclude di destro sul primo palo, Julio Cesar si rifugia in angolo. Il Brasile replica subito: destro da fuori area di Neymar, Buffon, reattivo, respinge.
JULIO CESAR FENOMENO — Il Brasile è pieno zeppo di attaccanti. Come nella miglior tradizione verdeoro. Scolari fa coesistere Fred e Neymar, centrali, e Hulk e Oscar, esterni alti. Il Brasile concede ampi spazi: fa paura quando attacca, ma pure quando si difende. Balotelli ha tanta voglia di prendersi il palcoscenico, contro un avversario di rango: sfrutta un lancio lungo e un buco della lenta e anarchica difesa avversaria, ci prova di sinistro, ma Julio Cesar fa il fenomeno. Poi Mario ci prova con l’altro piede: destro di poco largo, deviato da David Luiz. Julio Cesar, per la par condicio, fa il gatto pure su Maggio, messo in porta da Pirlo con un lancio super.
BRASILE SPIETATO — All 33’, dopo tanti tremori, segna. Destro al volo vincente di Fred, che mette dentro un cross da sinistra deviato da Bonucci. Balotelli ci riprova, Julio Cesar gli ridice di no. Anche Pirlo, che regala sprazzi di classe che fanno invidia pure ai brasiliani, prova la conclusione. A lato. E in contropiede il Brasile fa male. Malissimo. Con un’azione superlativa rifinita da Neymar, che si fa metà campo palla al piede e poi sforna un assist gusto bacio, e finalizzata da Oscar, che taglia davanti a De Sciglio e infila Buffon in uscita. 2-0. Pesante. Ingeneroso. Verso un’Italia forse un po’ tenera, quando c’è da essere implacabile, ma certo non messa sotto dalla Seleçao. Nel finale di tempo ci prova anche Osvaldo, che prova a raddrizzare il suo momento storto. Julio Cesar lo tiene in versione Torre di Pisa. All’intervallo, dunque, Brasile avanti di due gol.
CERCI ED EL SHAARAWY— Prandelli dopo De Sciglio fa debuttare in azzurro anche Cerci. Che sostituisce Pirlo. El Shaarawy entra al posto di Osvaldo. L’Italia passa al 4-3-3, variazione tattica del 4-4-1-1 di partenza. L’Italia sfiora la rete col Faraone, poi segna con De Rossi, con una zampata furba in mischia, su corner da sinistra. E’ il suo 14° centro in Nazionale. L’Italia ci prende gusto. E Balotelli segna il gol che stramerita. Se lo va a prendere, con una prodezza: un meraviglioso destro liftato da fuori area. 2-2. Sesto gol in azzurro. L’unica cosa incredibile della serataccia di Hulk è come si divora un gol inciampando sul pallone. Incredibile è piuttosto l’ennesima parata di Julio Cesar su Balotelli. La gara resta spettacolare. L’Italia gioca bene. Bonucci sfiora il gol, di testa. Il Brasile difende in maniera inguardabile. Si fa male De Rossi. Finisce 2-2. Ma l’Italia è da applusi anche se non vince.
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Festa azzurra dopo la magia di Balotelli, che vale il 2-2.
L'Italia gioca un partitone contro il Brasile, a Ginevra, in amichevole. Pareggia 2-2, rimontando le reti di Fred e Oscar con i gol di De Rossi e Balotelli. Ma solo un grande Julio Cesar e sprechi assortiti sottoporta salvano la Seleçao. L’Italia gioca bene, ma va sotto nel primo tempo, col 4-3-1-2. Poi, trascinata da un Balotelli versione "comando io" esonda nella ripresa col 4-3-3 (bene Cerci all’esordio da esterno alto di destra). Gli ultimi due pessimi precedenti col Brasile, datati 2009, finiti con altrettante "ripassate", come risultati (0-2 in amichevole a Londra, 0-3 a Pretoria in Confederations Cup) sono cancellati. Anche se la vittoria azzurra nella sfida diretta continua a mancare dal glorioso successo del 1982 in Spagna. Ma in prospettiva Confederations Cup, stavolta in Brasile, e magari guardando anche più in là al Mondiale di Brasile 2014, l’Italia è parsa più avanti. Come equilibri e identità di gioco. I verdeoro hanno grandi solisti, come dimostra la trama del 2-0, ma non sono ancora un coro intonato. E difendono da mani nei ricci, quelli di David Luiz e Dante (Thiago Silva era acciaccato).
CON MONTOLIVO — L'Italia è senza Marchisio, fermato dalla febbre accusata dalla tarda mattinata, a Ginevra fa un freddo cane, e neanche in panchina. Guadagna un posto da titolare Montolivo. Giaccherini resta trequartista, curioso esperimento di serata di Prandelli. Proprio Giaccherini crea la prima palla gol: salta un avversario, poi conclude di destro sul primo palo, Julio Cesar si rifugia in angolo. Il Brasile replica subito: destro da fuori area di Neymar, Buffon, reattivo, respinge.
JULIO CESAR FENOMENO — Il Brasile è pieno zeppo di attaccanti. Come nella miglior tradizione verdeoro. Scolari fa coesistere Fred e Neymar, centrali, e Hulk e Oscar, esterni alti. Il Brasile concede ampi spazi: fa paura quando attacca, ma pure quando si difende. Balotelli ha tanta voglia di prendersi il palcoscenico, contro un avversario di rango: sfrutta un lancio lungo e un buco della lenta e anarchica difesa avversaria, ci prova di sinistro, ma Julio Cesar fa il fenomeno. Poi Mario ci prova con l’altro piede: destro di poco largo, deviato da David Luiz. Julio Cesar, per la par condicio, fa il gatto pure su Maggio, messo in porta da Pirlo con un lancio super.
BRASILE SPIETATO — All 33’, dopo tanti tremori, segna. Destro al volo vincente di Fred, che mette dentro un cross da sinistra deviato da Bonucci. Balotelli ci riprova, Julio Cesar gli ridice di no. Anche Pirlo, che regala sprazzi di classe che fanno invidia pure ai brasiliani, prova la conclusione. A lato. E in contropiede il Brasile fa male. Malissimo. Con un’azione superlativa rifinita da Neymar, che si fa metà campo palla al piede e poi sforna un assist gusto bacio, e finalizzata da Oscar, che taglia davanti a De Sciglio e infila Buffon in uscita. 2-0. Pesante. Ingeneroso. Verso un’Italia forse un po’ tenera, quando c’è da essere implacabile, ma certo non messa sotto dalla Seleçao. Nel finale di tempo ci prova anche Osvaldo, che prova a raddrizzare il suo momento storto. Julio Cesar lo tiene in versione Torre di Pisa. All’intervallo, dunque, Brasile avanti di due gol.
CERCI ED EL SHAARAWY— Prandelli dopo De Sciglio fa debuttare in azzurro anche Cerci. Che sostituisce Pirlo. El Shaarawy entra al posto di Osvaldo. L’Italia passa al 4-3-3, variazione tattica del 4-4-1-1 di partenza. L’Italia sfiora la rete col Faraone, poi segna con De Rossi, con una zampata furba in mischia, su corner da sinistra. E’ il suo 14° centro in Nazionale. L’Italia ci prende gusto. E Balotelli segna il gol che stramerita. Se lo va a prendere, con una prodezza: un meraviglioso destro liftato da fuori area. 2-2. Sesto gol in azzurro. L’unica cosa incredibile della serataccia di Hulk è come si divora un gol inciampando sul pallone. Incredibile è piuttosto l’ennesima parata di Julio Cesar su Balotelli. La gara resta spettacolare. L’Italia gioca bene. Bonucci sfiora il gol, di testa. Il Brasile difende in maniera inguardabile. Si fa male De Rossi. Finisce 2-2. Ma l’Italia è da applusi anche se non vince.
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