Napoli, Cavani: "Resto o vado via? Dipende anche dal presidente..."
Il Matador: "Il calcio è business, non si sa mai: io sto bene e ho l'affetto dei tifosi". Sul lungo momento no: "Può capitare, non influisce sul giudizio di un calciatore"
Edinson Cavani, 26 anni, 20 gol. Ansa
La panchina con l'Uruguay e l'infausto ingresso del mondo del gossip hanno attenuato la ritrovata serenità di Edinson Cavani che, prima di partire per il Sud America, si era messo alle spalle il lungo periodo di digiuno con la doppietta all'Atalanta. In più ci sono le continue domande sul futuro a tormentarlo. O forse è lui stesso, tutto sommato, a tormentarsi: "Resto a Napoli o vado via?". E la risposta gli sorge sempre spontanea. Non lo sa.
CAVANI E IL FUTURO — De Laurentiis ha rassicurato i napoletani a bordo di una nave da crociera: "Resta". Semplicemente perché dubita che qualcuno sia in grado di versare i 70 milioni necessari ad acquistarne il cartellino. Cavani non è così certo: "Il calcio è un business - ha detto a El Observador, quotidiano uruguaiano, dal ritiro della Celeste - A Napoli sto bene, ho l'affetto dei tifosi, ma nel calcio non sai mai dove puoi andare. Sono decisioni che dipendono anche dai presidenti".
CAVANI E MARADONA — Cavani a Napoli è un idolo. Per capirlo basta vedere le reazioni negative dei tifosi nei confronti di Stefania Fummo, la donna che secondo le riviste di gossip avrebbe avuto una relazione con il giocatore. Nessuno tocchi Edi, insomma. Un po' come capitava con Maradona. "Diego ha detto che gli sarebbe piaciuto giocare con me? Sono orgoglioso - ha affermato Cavani - lui è un giocatore che ha fatto storia nel mondo e specialmente a Napoli. Ovviamente anche a me sarebbe piaciuto giocare insieme a lui".
CAVANI E IL MOMENTO NO — "Deluso dalla panchina contro il Paraguay? È normale che un giocatore voglia sempre giocare - ha detto Edi - ma Tabarez deve decidere chi deve scendere in campo. Anche se non gioco, quello che conta è la squadra. Colpa del momento no a Napoli? Qualche gara senza gol non può cambiare la reputazione di un attaccante In quel periodo ero molto tranquillo, sapevo che il gol sarebbe arrivato presto. La squadra è andata avanti anche grazie ai miei compagni
Il Matador: "Il calcio è business, non si sa mai: io sto bene e ho l'affetto dei tifosi". Sul lungo momento no: "Può capitare, non influisce sul giudizio di un calciatore"
Edinson Cavani, 26 anni, 20 gol. Ansa
CAVANI E IL FUTURO — De Laurentiis ha rassicurato i napoletani a bordo di una nave da crociera: "Resta". Semplicemente perché dubita che qualcuno sia in grado di versare i 70 milioni necessari ad acquistarne il cartellino. Cavani non è così certo: "Il calcio è un business - ha detto a El Observador, quotidiano uruguaiano, dal ritiro della Celeste - A Napoli sto bene, ho l'affetto dei tifosi, ma nel calcio non sai mai dove puoi andare. Sono decisioni che dipendono anche dai presidenti".
CAVANI E MARADONA — Cavani a Napoli è un idolo. Per capirlo basta vedere le reazioni negative dei tifosi nei confronti di Stefania Fummo, la donna che secondo le riviste di gossip avrebbe avuto una relazione con il giocatore. Nessuno tocchi Edi, insomma. Un po' come capitava con Maradona. "Diego ha detto che gli sarebbe piaciuto giocare con me? Sono orgoglioso - ha affermato Cavani - lui è un giocatore che ha fatto storia nel mondo e specialmente a Napoli. Ovviamente anche a me sarebbe piaciuto giocare insieme a lui".
CAVANI E IL MOMENTO NO — "Deluso dalla panchina contro il Paraguay? È normale che un giocatore voglia sempre giocare - ha detto Edi - ma Tabarez deve decidere chi deve scendere in campo. Anche se non gioco, quello che conta è la squadra. Colpa del momento no a Napoli? Qualche gara senza gol non può cambiare la reputazione di un attaccante In quel periodo ero molto tranquillo, sapevo che il gol sarebbe arrivato presto. La squadra è andata avanti anche grazie ai miei compagni