La fiducia è confermata. Nonostante la lunga serie di risultati negativi e la fresca eliminazione dalla Coppa Italia, Massimo Moratti sostiene a pieno titolo Andrea Stramaccioni in qualità di allenatore dell'Inter. "Non ho dubbi sul tecnico, non posso fare un' analisi su chi ha avuto a disposizione un terzo di quel che avrebbe dovuto avere. Non ho contattato nessuno, certi nomi li fate voi. Spero che siate qui il 30 giugno per vedere cosa succederà. Leonardo? Verso di noi è sempre leale e simpatico, ma credo stia bene a Parigi", è la risposta di Moratti ai giornalisti presenti sotto gli uffici della Saras. Nonostante l'appoggio espresso a Stramaccioni, le ultime sei giornate di campionato saranno decisive per il tecnico e non solo. Moratti sta da tempo pensando ad un radicale cambiamento di uomini e strategie che potrebbe coinvolgere diversi campi, dal parco giocatori, alla dirigenza, fino allo staff medico e dei preparatori.
E' difficile a meno di clamorose sorprese, pensare a ribaltoni improvvisi in panchina prima di fine stagione. "Forse c'é qualcosa da cambiare, non ho ancora fatto un'analisi ma i risultati fanno pensare – continua il presidente – l'umore non è alto, però difendo la squadra che ha fatto un primo tempo molto buono ieri sera. Il fatto di avere un infortunio ogni minuto certo non tira su il morale, i giocatori hanno fatto il massimo". Le notizie negative dall'infermeria non si sono fermate alla serata del Meazza. Dopo aver abbandonato il riscaldamento pre-partita a pochi minuti dal confronto con la Roma, Esteban Cambiasso ha effettuato oggi gli esami strumentali, che hanno evidenziato uno scollamento intermuscolare del comparto adduttorio della gamba sinistra. Durante l'allenamento di oggi si è aggiunto alla lunga lista di indisponibili anche Fredy Guarin, bloccato da una lesione di primo grado al soleo della gamba destra. Entrambi marcheranno visita domenica contro il Parma, riducendo ulteriormente le alternative di formazione per Stramaccioni.
Dalla gara contro i gialloblù Moratti si aspetta semplicemente che la squadra "faccia bene", come dichiarato oggi pomeriggio, ma nella semifinale contro la Roma sono arrivati i primi accenni di contestazione da parte della Curva Nord, che ha salutato la squadra con un applauso a fine partita ma ha preso di mira Marco Fassone. Il direttore generale, ai tempi della Juventus, si è fatto fotografare con una maglietta che riportava la scritta 'Meglio un anno senza tituli che una vita da ridiculi', con un chiaro riferimento ad una celebre frase di José Mourinho. Episodio stigmatizzato dalla Curva attraverso un lungo striscione. "Credo fosse una polemica quasi personale, che non c'entra nulla con il progetto societario. Ho sentito Fassone per altre cose ma non per lo striscione, che comunque non mi ha impressionato", è il commento di Moratti. Il direttore generale è impegnato in questi giorni nell' organizzazione del torneo amichevole che l'Inter affronterà negli Stati Uniti a cavallo tra luglio e agosto, al quale parteciperanno anche Juventus e Real Madrid.
Dalla gara contro i gialloblù Moratti si aspetta semplicemente che la squadra "faccia bene", come dichiarato oggi pomeriggio, ma nella semifinale contro la Roma sono arrivati i primi accenni di contestazione da parte della Curva Nord, che ha salutato la squadra con un applauso a fine partita ma ha preso di mira Marco Fassone. Il direttore generale, ai tempi della Juventus, si è fatto fotografare con una maglietta che riportava la scritta 'Meglio un anno senza tituli che una vita da ridiculi', con un chiaro riferimento ad una celebre frase di José Mourinho. Episodio stigmatizzato dalla Curva attraverso un lungo striscione. "Credo fosse una polemica quasi personale, che non c'entra nulla con il progetto societario. Ho sentito Fassone per altre cose ma non per lo striscione, che comunque non mi ha impressionato", è il commento di Moratti. Il direttore generale è impegnato in questi giorni nell' organizzazione del torneo amichevole che l'Inter affronterà negli Stati Uniti a cavallo tra luglio e agosto, al quale parteciperanno anche Juventus e Real Madrid.