Il premier cita il pesciolino Nemo: «Dobbiamo nuotare tutti nella stessa. Vertice Ue a Roma: Ci saranno fatti concreti
«Se non c’è il lavoro, il Paese non si salva: io mi impegno a a lavorare incessantemente per rimetterlo al centro di tutte le politiche del Paese». Lo dice Enrico Letta al congresso della Cisl. «Se scatterà questo meccanismo tornerà la fiducia anche a investire. E dovremo gestire questo processo insieme», ha aggiunto il premier dal palco dove Raffaele Bonanni ha chiesto al governo uno «choc fiscale» per far ripartire la produzione.
IL SINDACATO - «Il ruolo del sindacato e della Cisl sarà decisivo e fondamentale e troverete in noi non solo un interlocutore ma un riferimento per camminare insieme nella logica di autonomia, ognuno nel suo campo. Mi aspetto un sindacato inflessibile che sia in grado di ricordare ogni minuto la centralità del lavoro», ha detto Letta a proposito delle relazioni con la rappresentanza dei lavoratori.
IL GOVERNO - «La politica da sola non ce la farà mai. Da soli non ce la possiamo fare», ha insistito il premier citando il pesciolino Nemo che alla fine di una lunga rincorsa trova il papà e poi finisce nella rete dei pescatori. Letta ricorda che Nemo «fa capire a tutti i pesci devono lottare tutti insieme. Se tutti spingiamo nella stessa direzione allora succede il miracolo. Si rompe la rete e Nemo ritrova il papà». Letta sottolinea: «È un messaggio semplice per i bambini, ma dobbiamo recuperarlo anche noi. I problemi li dobbiamo risolvere tutti insieme».
CON I MINISTRI UE - Al vertice dei ministri del Lavoro di Germania, Francia, Spagna e Italia di venerdì a Roma «cercheremo di mettere a punto una agenda per dire che dal prossim semestre e dal 2014 contro la disoccupazione ci saranno non solo parole ma fatti concreti. Questo e’ il messaggio forte che uscirà da Roma».
BONANNI E LA QUESTIONE FISCALE - L’Italia è «al limite del collasso» e ha bisogno di «uno choc fiscale» che restituisca un po’ di ossigeno ai cittadini. «Nel 2012 - ha detto il segretario Cisl aprendo il congresso - quasi un milione di famiglie ha vissuto senza alcun reddito. La disoccupazione ha raggiunto cifre agghiaccianti. La cassa integrazione viaggia ormai sopra i cento milioni di ore mensili. Dobbiamo insistere ancora di più nella diffusione dei contratti di solidarietà». E serve «uno choc fiscale finalmente positivo, un taglio forte delle tasse per rilanciare consumi e investimenti». «La madre di tutte le battaglie - ha affermato Bonanni - madre di tutti i nostri guai, rimane per noi la questione fiscale. Bisogna ridurre le tasse sui redditi da lavoro e pensione. Ma anche alle imprese che investono e assumono i giovani e i disoccupati».
«Se non c’è il lavoro, il Paese non si salva: io mi impegno a a lavorare incessantemente per rimetterlo al centro di tutte le politiche del Paese». Lo dice Enrico Letta al congresso della Cisl. «Se scatterà questo meccanismo tornerà la fiducia anche a investire. E dovremo gestire questo processo insieme», ha aggiunto il premier dal palco dove Raffaele Bonanni ha chiesto al governo uno «choc fiscale» per far ripartire la produzione.
IL SINDACATO - «Il ruolo del sindacato e della Cisl sarà decisivo e fondamentale e troverete in noi non solo un interlocutore ma un riferimento per camminare insieme nella logica di autonomia, ognuno nel suo campo. Mi aspetto un sindacato inflessibile che sia in grado di ricordare ogni minuto la centralità del lavoro», ha detto Letta a proposito delle relazioni con la rappresentanza dei lavoratori.
IL GOVERNO - «La politica da sola non ce la farà mai. Da soli non ce la possiamo fare», ha insistito il premier citando il pesciolino Nemo che alla fine di una lunga rincorsa trova il papà e poi finisce nella rete dei pescatori. Letta ricorda che Nemo «fa capire a tutti i pesci devono lottare tutti insieme. Se tutti spingiamo nella stessa direzione allora succede il miracolo. Si rompe la rete e Nemo ritrova il papà». Letta sottolinea: «È un messaggio semplice per i bambini, ma dobbiamo recuperarlo anche noi. I problemi li dobbiamo risolvere tutti insieme».
CON I MINISTRI UE - Al vertice dei ministri del Lavoro di Germania, Francia, Spagna e Italia di venerdì a Roma «cercheremo di mettere a punto una agenda per dire che dal prossim semestre e dal 2014 contro la disoccupazione ci saranno non solo parole ma fatti concreti. Questo e’ il messaggio forte che uscirà da Roma».
BONANNI E LA QUESTIONE FISCALE - L’Italia è «al limite del collasso» e ha bisogno di «uno choc fiscale» che restituisca un po’ di ossigeno ai cittadini. «Nel 2012 - ha detto il segretario Cisl aprendo il congresso - quasi un milione di famiglie ha vissuto senza alcun reddito. La disoccupazione ha raggiunto cifre agghiaccianti. La cassa integrazione viaggia ormai sopra i cento milioni di ore mensili. Dobbiamo insistere ancora di più nella diffusione dei contratti di solidarietà». E serve «uno choc fiscale finalmente positivo, un taglio forte delle tasse per rilanciare consumi e investimenti». «La madre di tutte le battaglie - ha affermato Bonanni - madre di tutti i nostri guai, rimane per noi la questione fiscale. Bisogna ridurre le tasse sui redditi da lavoro e pensione. Ma anche alle imprese che investono e assumono i giovani e i disoccupati».