La rivelazione del giornale Usa: campioni conservati nei laboratori della polizia. L'Fbi: «aperta indagine su Snowden»
Non solo spiati su telefono e web. Centinaia di migliaia di americani sospettati di attività criminali o sovversive - ma anche innocenti vittime di reati - rischiano di essere schedati a vita, col loro Dna conservato presso i laboratori di decine di agenzie locali di polizia. E in molti senza neanche saperlo. È l'allarme delNew York Times.
INNOCENTI E VITTIME DI REATI- Secondo il Times, mentre fino a poco tempo fa la raccolta del Dna era praticamente competenza esclusiva dell'Fbi, ora un crescente numero di agenzie di polizia in giro per gli Stati Uniti - molte mettendo insieme i propri dati - stanno raccogliendo e inserendo in database campioni di dna di migliaia di persone, forti di una recente sentenza della Corte Suprema che sostiene questa pratica, anche se solo per le persone arrestate per gravi reati. Una tendenza - scrive il quotidiano - che suscita non poca preocupazione in un momento in cui in America si discute tanto di privacy violata. Il Nyt sottolinea come spesso questa pratica di raccolta del dna non riguardi solo pregiudicati o persone arrestate e accusate di crimini, ma anche molte persone innocenti vittime di reati, il cui Dna viene comunque conservato. Spesso, denuncia ancora il quotidiano, il dna viene fornito da alcuni imputati nell'ambito di un patteggiamento della pena o in cambio di uno sconto sul fronte dei capi di accusa e della condanna.
INDAGINE SU SNOWDEN - Nel frattempo il capo dell'Fbi Robert Mueller durante un'udienza al Congresso ha comunicato che sulle azioni della cosiddetta tapa della Nsa, Edward Snowden, è stata avviata una inchiesta penale. Mueller ha poi aggiunto che le sue rivelazioni hanno causato «significativi danni» al Paese e alla sua sicurezza. Il tutto mentre il ministero degli Esteri cinese - Snowden sarebbe ancora ad Hong Kong - si trincera dietro il no comment della portavoce Hua Chunying («non ho alcuna informazione da dare al momento»).
Non solo spiati su telefono e web. Centinaia di migliaia di americani sospettati di attività criminali o sovversive - ma anche innocenti vittime di reati - rischiano di essere schedati a vita, col loro Dna conservato presso i laboratori di decine di agenzie locali di polizia. E in molti senza neanche saperlo. È l'allarme delNew York Times.
INNOCENTI E VITTIME DI REATI- Secondo il Times, mentre fino a poco tempo fa la raccolta del Dna era praticamente competenza esclusiva dell'Fbi, ora un crescente numero di agenzie di polizia in giro per gli Stati Uniti - molte mettendo insieme i propri dati - stanno raccogliendo e inserendo in database campioni di dna di migliaia di persone, forti di una recente sentenza della Corte Suprema che sostiene questa pratica, anche se solo per le persone arrestate per gravi reati. Una tendenza - scrive il quotidiano - che suscita non poca preocupazione in un momento in cui in America si discute tanto di privacy violata. Il Nyt sottolinea come spesso questa pratica di raccolta del dna non riguardi solo pregiudicati o persone arrestate e accusate di crimini, ma anche molte persone innocenti vittime di reati, il cui Dna viene comunque conservato. Spesso, denuncia ancora il quotidiano, il dna viene fornito da alcuni imputati nell'ambito di un patteggiamento della pena o in cambio di uno sconto sul fronte dei capi di accusa e della condanna.
INDAGINE SU SNOWDEN - Nel frattempo il capo dell'Fbi Robert Mueller durante un'udienza al Congresso ha comunicato che sulle azioni della cosiddetta tapa della Nsa, Edward Snowden, è stata avviata una inchiesta penale. Mueller ha poi aggiunto che le sue rivelazioni hanno causato «significativi danni» al Paese e alla sua sicurezza. Il tutto mentre il ministero degli Esteri cinese - Snowden sarebbe ancora ad Hong Kong - si trincera dietro il no comment della portavoce Hua Chunying («non ho alcuna informazione da dare al momento»).