L'omicidio all'interno di un istituto del Ragusano
IL MOVENTE - Avrebbe ucciso l'insegnante perché se ne era invaghito, ma lei si era sempre dimostrata indifferente alle assurde avances del bidello. Questo il movente dichiarato da Lo Presti, padre di cinque figli. L'uomo ha confessato davanti al dirigente della Squadra mobile Francesco Marino. Sarebbe stato «colpito dalla sua indifferenza» per «sentimenti assolutamente non ricambiati» anche perchè mai espressi in maniera evidente e pubblica. È il delitto, quindi, per una «passione senza riscontro» quello commesso dal bidello. Lo ha confessato lo stesso omicida spiegando di avere premeditato il delitto. Secondo gli investigatori è stata «una lucida follia», l'insegnante era all'oscuro dei sentimenti dell'uomo o ne aveva avuto solo un parziale accenno.
COLPO AL FEGATO FATALE - I sanitari hanno fatto il possibile per salvare la vita all'insegnante . «Quando è arrivata in pronto soccorso trasportata dall'autoambulanza - dice il medico Giuseppe Marino - le sue condizioni erano disperate perché due colpi di arma da fuoco le avevano provocato una forte emorragia addominale. Un colpo aveva raggiunto il fegato. Siamo riusciti a rianimarla ma non ha superato l'intervento chirurgico».
IL MOVENTE - Avrebbe ucciso l'insegnante perché se ne era invaghito, ma lei si era sempre dimostrata indifferente alle assurde avances del bidello. Questo il movente dichiarato da Lo Presti, padre di cinque figli. L'uomo ha confessato davanti al dirigente della Squadra mobile Francesco Marino. Sarebbe stato «colpito dalla sua indifferenza» per «sentimenti assolutamente non ricambiati» anche perchè mai espressi in maniera evidente e pubblica. È il delitto, quindi, per una «passione senza riscontro» quello commesso dal bidello. Lo ha confessato lo stesso omicida spiegando di avere premeditato il delitto. Secondo gli investigatori è stata «una lucida follia», l'insegnante era all'oscuro dei sentimenti dell'uomo o ne aveva avuto solo un parziale accenno.
COLPO AL FEGATO FATALE - I sanitari hanno fatto il possibile per salvare la vita all'insegnante . «Quando è arrivata in pronto soccorso trasportata dall'autoambulanza - dice il medico Giuseppe Marino - le sue condizioni erano disperate perché due colpi di arma da fuoco le avevano provocato una forte emorragia addominale. Un colpo aveva raggiunto il fegato. Siamo riusciti a rianimarla ma non ha superato l'intervento chirurgico».