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descriptionMorto Stefano Borgonovo. Mondo dello sport in lutto EmptyMorto Stefano Borgonovo. Mondo dello sport in lutto

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Firenze 27 giugno 2013 - E' morto Stefano Borgonovo. L'ex attaccante di Milan, Fiorentina, Como, Pescara e Udinese si è spento questo pomeriggio dopo una lunga lotta contro la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, malattia che Stefano chiamava "La s*****a".


Morto Stefano Borgonovo. Mondo dello sport in lutto C_3_Media_1733638_immagine_obig
Dopo qualche anno dall'addio al calcio giocato, nel '96 con l'Udinese, aveva intrapreso la carriera di allenatore con le giovanili del Como, ma già nel 2005 i problemi di salute lo avevano costretto ad abbandonare. Aveva annunciato al mondo di essere malato di Sla nel 2008: una malattia che ha colpito diversi sportivi e che gli impediva di parlare. Borgonovo comunicava infatti grazie a un sintetizzatore vocale.

Da allora, l'ex attaccante, classe 1964, nato a Giussano, comune della Brianza, aveva speso la sua vita a sostenere la ricerca con la sua onlus. Per raccogliere fondi l'8 ottobre 2008 allo stadio  Franchi di Firenze, Fiorentina e Milan erano scese in campo per una amichevole dedicata allo sfortunato giocatore. L'anno dopo allo stadio Ferraris di Genova, gli sportivi genovesi di Genoa e Sampdoria si affrontarono in una partita a scopo di beneficienza, 'Uniti contro la Sla'.

BAGGIO: CIAO STEFANO, EROE - ‘’Ciao Stefano, Eroe’’. Roberto Baggio ricorda così sul suo sito il suo grande amico scomparso. Su twitter l’ex Codino ha invece scritto: ‘ciao Stefano’’. Ad accompagnare entrambe le frasi due immagini spensierate di Baggio e Borgonovo insieme e abbracciati ai tempi della Fiorentina.

DEL PIERO: INNAMORATO DEL CALCIO E DELLA VITA  - “Stefano Borgonovo, grande lottatore, innamorato del calcio e della vita. Vicino a chi sta soffrendo per il suo addio”. Così Alessandro Del Piero sul suo profilo Twitter ricorda Stefano Borgonovo, l’ex attaccante del Milan scomparso oggi a 49 anni dopo una dura lotta contro la SLA.

ITALIA CON LUTTO AL BRACCIO, FIFA: NO AL MINUTO DI SILENZIO - L’Italia giocherà col lutto al braccio la semifinale di Confederations contro la Spagna. La Fifa ha accolto, ma parzialmente, la richiesta avanzata dalla Federcalcio italiana avanzata un’ora e mezzo prima della partita alla notizia della morte di Stefano Borgonovo. Non si osserverà invece il 1’ di silenzio prepartita, come chiesto.

LA VEDOVA COSCIONI: LA SLA UCCIDE ANCORA  - ‘’La sla continua ad uccidere’’. Commenta così la notizia della morte dell’ex calciatore Stefano Borgonovo, Maria Antonietta Coscioni vedova di Luca, deceduto anche lui perché malato di sclerosi laterale amiotrofica. ‘’La ricerca non si deve fermare, deve andare avanti. Stefano si era battuto per combattere la sla, aveva fondato diverse associazioni’’. ‘’Il problema più grande - spiega Coscioni - resta l’assistenza alle famiglie che sono il vero ammortizzatore sociale. Né i governi precedenti né quello attuale si sono impegnati per agevolare provvedimenti concreti che allevino il sostegno delle famiglie e il malato. Il Governo attuale a tal riguardo è silenzioso’’. Poi conclude: ‘’sono vicina alla famiglia perché so cosa si passa quando si ha in casa una persona ammalata di sla’’.

ANDREA E DIEGO DELLA VALLE: LO RICORDIAMO COL SORRISO E LA SERENITA' CHE TRASMETTEVA - ‘’Stefano è stato e continuerà ad essere un esempio per il coraggio, la tenacia e la serenità con cui fino all’ultimo ha combattuto la sua malattia sul campo e vorremmo ricordarlo sempre con lo stesso sorriso e la serenità che ci ha trasmesso in occasione del nostro incontro a Firenze, in una indimenticabile serata’’. E’ quanto afferma in una nota - il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle che esprime ‘’profonda commozione’’ per la morte di Borgonovo insieme alla dirigenza ed a tutta la Fiorentina. ‘’Diego e Andrea Della Valle e la società viola - prosegue la nota - si uniscono al cordoglio di tutto il calcio italiano e si stringono con affetto alla moglie Chantal, ai figli Andrea, Alessandra, Benedetta, Gaia e a tutta la famiglia Borgonovo in questo momento di grande dolore’’. Borgonovo aveva giocato con la maglia viola nella stagione 1988-89 e tra il 1990 e il 1992. ‘’Nella sua carriera - si legge nella nota della Fiorentina - aveva indossato la maglia della Nazionale 3 volte e aveva iniziato la carriera da allenatore nel 2000. Nel 2008 aveva annunciato di essere stato colpito dalla Sclerosi laterale amiotrofica, ‘la s*****a’, così chiamava la malattia che oggi ci ha portato via Stefano’’.

IL SALUTO DI MAURO - Massimo Mauro, amico di Borgonovo e impegnato in prima persona nella battaglia alla Sla, è stato tra i primi a commentare la scomparsa di Stefano. "Una malattia di m***a... Povero Stefano, hai finito di soffrire", le parole rilasciate all'Ansa.

L'OMAGGIO DEL MILAN - Il club rossonero, squadra dove Borgonovo ha giocato nel 1986 e nella stagione '89-'90, ha salutato l'ex attaccante con un comunicato sul proprio sito internet: "Ciao Campione! Voleremo sempre con te sotto la pioggia di Monaco di Baviera. Anche nella malattia sei stato grande. Il campione di Giussano resterà sempre con noi. La sua scomparsa di oggi ci fa stringere alla moglie Chantal e ai figli Andrea, Alessandria, Benedetta e Gaia, una splendida famiglia. Forza e dignità, tutto questo è stato Stefano e tutto questo sono stati i suoi cari", si legge sul sito rossonero. "Grande amico di Carlo Ancelotti, di Mauro Tassotti, di tutto il Milan, campione di quella Brianza cui il presidente Berlusconi e Adriano Galliani sono legatissimi. Contro la Sla, contro la "s*****a", Stefano e il Milan hanno fatto tutto quello che potevano, la partita per questa volta l'ha vinta lei ma tanti gol glieli abbiamo fatti. Tutta Fondazione Milan ha lavorato e lavorerà ancora con Chantal, per fare ancora di più oggi che Stefano non sarà più fisicamente con noi. L'eroe di Monaco di Baviera (suo il gol decisivo per la qualificazione alla finale di Coppa dei Campioni del 1990 contro il Bayern), è diventato un esempio di vita. Tutte le visite di Roberto Baggio, di Pippo Inzaghi, di David Beckham, di tanti altri non sono state inutili. Sono state vita. Vita vera, vita sentita e vissuta. Fino in fondo. Ciao Stefano! Ciao Caro! Sempre con Te!".



BALOTELLI: SEMPRE CON NOI - ‘’La tua forza è stato un insegnamento di vita’’. E’ il saluto che Mario Balotelli, dal suo profilo twitter, rivolge a Stefano Borgonovo. ‘’Ciao Stefano - scrive l’attaccante del Milan e della nazionale - la tua forza è un insegnamento di vita per tutti. Sarai sempre con me. Con noi! Addio’’.



CARLO ANCELOTTI - "Grazie per l’insegnamento che hai dato a tutti noi. Ciao Stefano, amico mio". Carlo Ancelotti, neo allenatore del Real Madrid, ha scelto Twitter per ricordare Stefano Borgonovo. I due sono stati compagni di squadra nel Milan di Arrigo Sacchi.



RENZI: FIRENZE PIANGE UN GRANDE UOMO - ‘’Firenze piange Stefano Borgonovo. Con lui se ne va un amico, un campione, un fiorino d’oro, ma soprattutto un grande Uomo. Un abbraccio a Chantal, Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia’’. Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi sul suo profilo facebook, alla notizia della morte di Stefano Borgonovo a cui 3 anni fa era stato assegnato, il Fiorino d’oro, massima onorificenza della città.



GATTUSO: CI HA LASCIATO LEZIONI DI VITA - “E’ una notizia molto triste per tutti noi”. Così il nuovo allenatore del Palermo Gennaro Gattuso commenta a palermocalcio.it la morte di Stefano Borgonovo. “Ci lascia una persona che negli ultimi anni ha regalato a tutti noi lezioni di vita da non dimenticare: i suoi insegnamenti continueranno però a vivere attraverso la sua fondazione, che continuerà ad impegnarsi per rendere migliori le condizioni delle persone affette da questa malattia”.  Anche la società rosanero si unisce al cordoglio dei familiari: “Il presidente Maurizio Zamparini e l’intera società rosanero - si legge - esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Stefano Borgonovo. Da anni affetto da una grave forma di Sla, l’ex calciatore di Fiorentina e Milan è stato il simbolo della lotta contro le malattie terminali, portando avanti con dignità esemplare il suo percorso di vita”.

LA LEGA DI SERIE A: CIAO STEFANO  - “Borgonovo, ex attaccante di Fiorentina e Milan, che da anni lottava contro la Sla, si è spento oggi. Ciao Stefano”. E’ quanto si legge sul profilo Twitter della Lega Serie A.

LA ROMA: CAMPIONE VERO - “Addio Stefano Borgonovo, grande uomo e campione vero”. Così la Roma esprime il suo cordoglio su Twitter per la morte dell’ex calciatore Stefano Borgonovo.



MINISTRO DEL RIO: CORAGGIO E UMILTA'  - “Sono al fianco della famiglia di Stefano Borgonovo e della nostra nazionale in campo questa sera con il lutto al braccio” Lo afferma Graziano Delrio, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, da ieri anche ministro allo Sport. “Nel calcio italiano - continua Delrio - Stefano Borgonovo è stato un esempio di coraggio e di umanità, conducendo la sua battaglia contro il doping e affrontando con forza la malattia e la battaglia per la cura. E’ stato un campione nel calcio e nella vita, il suo esempio resta con noi per portare avanti le battaglie per uno sport pulito”.

MINISTRO LORENZIN: UN IMPEGNO CHE NON DIMENTICHEREMO   - “La morte di Stefano Borgonovo colpisce il mondo dello sport e quello della ricerca. In questi mesi di attività al Ministero della Salute ho avuto modo di verificare con quanta forza questo grande uomo, colpito da una malattia terribile come la Sla, abbia voluto contribuire con la sua Fondazione Stefano Borgonovo Onlus ad alimentare la ricerca. Con il suo impegno ha fornito un esempio che non dimenticheremo”. Lo dichiara il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che rivolge alla famiglia sentimenti di “profondo cordoglio”.



CATANIA: UN ESEMPIO - Il presidente Antonino Pulvirenti, i dirigenti ed i collaboratori, i tecnici e gli atleti del Calcio Catania esprimono sincere condoglianze per la scomparsa di Stefano Borgonovo: pur nella sofferenza e nelle difficoltà legate alla malattia, l’ex calciatore è stato un esempio di coraggio e di generosità. Ai familiari, nel momento di dolore, giunga il pensiero del nostro club. E’ quanto si legge sul sito Internet della società etnea.

BLATTER: RATTRISTATO - “Sono molto rattristato dalla notizia della morte di Stefano Borgonovo, un modello di coraggio. I miei pensieri vanno alla sua famiglia”. Così il presidente della FIFA Sepp Blatter sul suo profilo Twitter ricorda Stefano Borgonovo, l’ex attaccante del Milan scomparso oggi a 49 anni dopo una dura lotta contro la SLA.

COMO: UN PEZZO DI STORIA - ‘’E’ difficile scrivere qualcosa di adeguato quando un pezzo di storia azzurra se ne va; quando un campione di umanità, di forza e di coraggio lascia il campo di battaglia. Oggi questo è successo: Stefano Borgonovo, indimenticato campione azzurro, beniamino di tutti gli amanti del calcio è deceduto oggi pomeriggio’’. Così il Como Calcio sul proprio sito ricorda Stefano Borgonovo. ‘’Alla moglie Chantal, ai figli Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia - si legge ancora sul sito del Como Calcio, squadra nella quale Borgonovo giocò negli anni ‘80 - vanno le più sentite e commosse condoglianze da parte della proprietà, della dirigenza e dai collaboratori tutti della società Calcio Como. Ciao Stefano sei e resterai nei cuori di tutti noi’’.



TOMMASI LOTTA ENCOMIABILE - ‘’La sua battaglia non verrà dimenticata’’: queste le prime parole del presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi sulla morte di Stefano Borgonovo. ‘’La sua carica, la sua energia, il suo coraggio e la sua lotta sono stati encomiabili - dice il n.1 dell’Aic - Il pensiero adesso va alla sua famiglia e a chi ha vissuto con lui questo ultimo periodo ed è’ rimasto segnato. A loro va la nostra vicinanza’’. ‘’L’Aic - assicura Tommasi - ricorderà Stefano negli anni, così come fatto finora più volte, per portare avanti la sua battaglia’’.

LA STORIA SPORTIVA - Borgonovo ha esordito in Serie A pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982 con la maglia del Como contro l’Ascoli. Nel 1986 viene acquistato per 4 miliardi di lire dal Milan, che lo lascia al Como per altre due stagioni e successivamente lo gira in prestito alla Fiorentina. In maglia viola forma una coppia d’attacco di grande livello con Roberto Baggio. Nel 1988 Borgonovo viene chiamato in Nazionale, con cui esordisce il 22 febbraio 1989 nella ripresa contro la Danimarca. Nel giro di un mese colleziona 3 presenze, le sole della sua carriera. Rientrato al Milan nella stagione 1989/90, con il club rossonero gioca soltanto 13 partite e segna due gol penalizzato da un grave infortunio al ginocchio ma riesce comunque a dare il suo contributo nella cavalcata verso la finale di Coppa dei Campioni.
Borgonovo prosegue la sua carriera di calciatore ancora nella Fiorentina, per poi giocare con le maglie di Pescara, Udinese e Brescia. Chiude la sua carriera con la maglia del club friulano nel 1996. Breve la sua parentesi da allenatore nelle formazioni giovanili del Como. Il 5 settembre 2008 annuncia di essere stato colpito, come accaduto ad altri calciatori, dalla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e di non essere in grado di parlare se non per mezzo di un sintetizzatore vocale. La notizia raggiunge anche il ritiro della Nazionale, in quella data impegnata in vista della preparazione a due incontri di qualificazione ai Mondiali di Calcio del 2010. Nel 2008 ha dato vita alla Fondazione Stefano Borgonovo Onlus, che sostiene la ricerca per vincere la SLA, di cui egli stesso è stato affetto. Nel corso degli anni la Fondazione ha dato vita ad una serie di iniziative per la raccolta fondi, con partite benefioche organizzate allo stadio Franchi di Firenze e a Milano allo stadio di San Siro.

SCHEDA - SLA, LA MALATTIA DEI CALCIATORI  - Nota da tempo come la “malattia dei calciatori”, la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una grave malattia poco conosciuta, che ha come condizione necessaria una predisposizione genetica, ma dove anche i fattori esterni possono giocare un ruolo fondamentale. L’incidenza sembra infatti più rilevante tra gli sportivi, in particolar modo tra i calciatori. Alcuni ricercatori italiani avevano ipotizzato nel 2005 un possibile legame tra il calcio e la Sla, sei volte più frequente nei calciatori professionisti che avevano giocato tra il 1970 e i 2001.

Questa particolare osservazione ha suscitato molto l’interesse della comunità scientifica e dell’opinione pubblica. Sono state formulate infatti numerose ipotesi che mettono al centro del processo degenerativo diversi fattori ai quali i giocatori di calcio sono particolarmente esposti.

Una tra le ipotesi più discusse è l’associazione tra farmaci dopanti e Sla, tesi supportata dalle indagini del procuratore Raffaele Guariniello, che ha raccolto un campione di 24.000 calciatori italiani di Serie A, B e C osservando un’incidenza di malattia 7-8 volte maggiore rispetto alla popolazione generale. Nell’indagine sono state considerate anche altre categorie di atleti come giocatori di basket, ciclisti e rugbisti, tra i quali tuttavia non sono stati rilevati casi di Sla.

E’ inoltre emerso che i calciatori più a rischio di sviluppare la malattia sono quelli che ricoprono ruolo di centrocampista, esordiscono precocemente e praticano l’attività agonistica per oltre 5 anni. Nonostante questo, ancora tanti i dubbi sulla natura di questo possibile legame tra calcio e Sla.

L’ipotesi del doping è in parte confutata dal fatto che in altri sport, come il ciclismo, l’incidenza è paragonabile a quella della popolazione generale. E’ stato anche considerato un possibile ruolo delle vernici e dei diserbanti utilizzati per la cura del manto erboso dei campi da calcio. Nel 2009, infatti, il procuratore di Torino ha avviato un’indagine per rilevare la presenza di sostanze tossiche allo stadio Sinigaglia del Como, la squadra più colpita dalla Sla con 6 calciatori, tra cui anche Stefano Borgonovo, che tra gli anni ‘80 e ‘90 sono stati colpiti dalla malattia.

Altro possibile fattore implicato nella patogenesi della Sla è la continua esposizione a traumi. In particolare, il colpo di testa che può essere un potenziale stimolo lesivo, poiché l’impatto verticale può colpire direttamente le strutture del sistema nervoso. Un’altra ipotesi allo studio è l’attività fisica intensa e protratta nel tempo, che potrebbe aumentare la produzione di radicali liberi, elementi in grado di danneggiare le cellule e quindi responsabili di degenerazione ed invecchiamento cellulare. Le maggiori preoccupazioni sono rivolte soprattutto alla nuova generazione di calciatori. A riguardo è sicuramente confortante l’annuncio, che risale a qualche mese fa, del Centro Sla del Dipartimento di neuroscienze dell’ospedale San Giovanni Battista-Molinette di Torino, secondo il quale le attuali generazioni di calciatori e quelle future non sono più a rischio Sla. Pare che l’evento che abbia causato tutti questi casi, secondo i ricercatori, si possa localizzare negli anni ‘80 e ‘90 e che oggi non ci sia più. Tuttavia, la comunità scientifica, non solo quella italiana, non vuole lasciare nulla al caso.

A voler indagare sulla possibile associazione tra Sla e calcio uno studio epidemilogico di alcuni neuroscienziati inglesi, colpiti dal caso di tre giocatori dilettanti britannici, tra i 56 e 61 anni, dello stesso campionato che si sono ammalati di Sla a distanza di un anno l’uno dall’altro. Negli USA, invece, sono state condotte delle ricerche approfondite sul rapporto tra Sla e football americano. Questi studi sostengono che i traumi cranici, molto frequenti nei giocatori professionisti, sono una possibile causa scatenante della patologia. Si tratta però di un caso molto diverso da quello del calcio di casa nostra.

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