Wolverine l'Immortale uscirà al cinema il 25 luglio: il nuovo film sull'eroe Marvel, sempre interpretato da Hugh Jackman, è il sequel di X-Men le origini: Wolverine, uscito nel 2009 e non andato certo granchè bene; le vicende sono ambientate in Giappone, dove Wolverine si reca per ritrovare l'amata Mariko Yashida scontrandosi però con il padre della donna, a capo dei ninja del clan The Hand. Come lo stesso attore protagonista ha dichiarato "Wolverine l'Immortale inserisce l'insolito eroe in un contesto diverso, per dare la sensazione di un film a se stante".
Il regista di Wolverine l'Immortale avrebbe dovuto essere Darren Aronofsky, ma a causa di una già difficile gestazione in seguito al terremoto che ha colpito il Giappone nel 2011, abbandona il progetto per dedicarsi alla famiglia: al suo posto venne scelto James Mangold, regista e sceneggiatore di film come Ragazze interrotte (1999) e Kate & Leopold (2001), che si è dichiarato entusiasta dell'incarico cinematografica, di quello che definisce "un personaggio immortale", che gli è stato affidato essendo lui anche un lettore incallito di fumetti.
In questo sequel, la cui sceneggiatura è stata scritta inizialmente da Christopher McQuarrie e ritoccata in seguito da Mark Bomback mantenendo comunque la forma originale arrangiata da Claremont, troveremo ambientazioni diverse da quelle che fin ora ci erano state proposte nei film con Wolverine: il protagonista dagli istinti animaleschi dovrà scontrarsi con la cultura e la filosofia tipica dell'Oriente, ma come il regista ha precisato mantenendo anche lo spazio per atmosfere più dark.
L'attore Hugh Jackman, nonostante sia riconosciuto ormai come il volto di Wolverine avendone interpretato ben sette film, in un intervista sulla rivista Entertainment Weekly si dichiara perplesso e ha sollevato dei dubbi riguardo la possibilità interpretare nuovamente l'eroe Marvel visto l'andamento del precedente film. Nel cast troviamo inoltre: Will Yun Lee, Svetlana Khodchenkova, Hiroyuki Sanada, Hal Yamanouchi, Tao Okamoto, Rila Fukushima e Brian Tee.
Il regista non vuole limitarsi a portare in sala soltanto i fan del fumetto, ma una più ampia fetta di pubblico; per un personaggio come Wolverine però è obiettivo da sempre arduo racchiudendo in sé non solo ingredienti per un buon film d'azione, ma anche un apporto psicologico, che difficilmente attira la presenza di un pubblico di adulti e soprattutto bambini.
Il regista di Wolverine l'Immortale avrebbe dovuto essere Darren Aronofsky, ma a causa di una già difficile gestazione in seguito al terremoto che ha colpito il Giappone nel 2011, abbandona il progetto per dedicarsi alla famiglia: al suo posto venne scelto James Mangold, regista e sceneggiatore di film come Ragazze interrotte (1999) e Kate & Leopold (2001), che si è dichiarato entusiasta dell'incarico cinematografica, di quello che definisce "un personaggio immortale", che gli è stato affidato essendo lui anche un lettore incallito di fumetti.
In questo sequel, la cui sceneggiatura è stata scritta inizialmente da Christopher McQuarrie e ritoccata in seguito da Mark Bomback mantenendo comunque la forma originale arrangiata da Claremont, troveremo ambientazioni diverse da quelle che fin ora ci erano state proposte nei film con Wolverine: il protagonista dagli istinti animaleschi dovrà scontrarsi con la cultura e la filosofia tipica dell'Oriente, ma come il regista ha precisato mantenendo anche lo spazio per atmosfere più dark.
L'attore Hugh Jackman, nonostante sia riconosciuto ormai come il volto di Wolverine avendone interpretato ben sette film, in un intervista sulla rivista Entertainment Weekly si dichiara perplesso e ha sollevato dei dubbi riguardo la possibilità interpretare nuovamente l'eroe Marvel visto l'andamento del precedente film. Nel cast troviamo inoltre: Will Yun Lee, Svetlana Khodchenkova, Hiroyuki Sanada, Hal Yamanouchi, Tao Okamoto, Rila Fukushima e Brian Tee.
Il regista non vuole limitarsi a portare in sala soltanto i fan del fumetto, ma una più ampia fetta di pubblico; per un personaggio come Wolverine però è obiettivo da sempre arduo racchiudendo in sé non solo ingredienti per un buon film d'azione, ma anche un apporto psicologico, che difficilmente attira la presenza di un pubblico di adulti e soprattutto bambini.