Un mediano, cattivo e generoso, con i piedi da brasiliano. Wellington Aparecido Martins è il nuovo nome per il centrocampo dell’Inter e ha tutte le intenzioni di forzare la mano con il San Paolo pur di indossare la maglia nerazzurra. E non spaventatevi da secondo e terzo nome, che magari a chi ama l’Inter evocano brutti ricordi (Aparecido Cesar e Obafemi Martins, ndr), perché tutti in patria lo chiamano semplicemente Wellington. La società di Moratti per averlo gli avrebbe proposto un quinquennale da circa un milione di euro a stagione. Ci sarà da battere l’agguerrita concorrenza Shakhtar Dontesk di Lucescu, che ha offerto 10 milioni di euro al club brasiliano. L’Inter vorrebbe chiudere a 5 milioni ed è forte della volontà del centrocampista.
CARATTERISTICHE TECNICHE: MUSCOLOSO, MA TECNICO. Wellington è uno dei più talentuosi centrocampisti carioca. Sfumato Paulinho, che ha firmato con il Tottenham, i nerazzurri stanno trattando questo suo “collega” classe 1991, nato e cresciuto nel San Paolo, squadra nella quale milita attualmente. Gioca davanti alla difesa ed è abile soprattutto nel recuperare palloni e nell’offrirli puliti per le ripartenze dei suoi partner in mediana. Un lottatore nato, generoso e corridore, che però sa trattare la palla nel modo giusto, forte delle capacità tecniche tipiche dei brasiliani. Centrocampista moderno, dunque, anche se non ama inserirsi, ma preferisce coprire le spalle ai compagni. Uno che per grinta e impegno potrebbe anche entrare sin da subito nel cuore dei tifosi nerazzurri.
UN TALENTO PRECOCE. Wellington già nel 2005 entra a far parte delle giovanili pauliste per poi esordire in prima squadra nel 2008, a 17 anni. Fino ad ora ha totalizzato 89 presenze, vincendo anche il campionato nel 2008 e realizzando un solo gol. Non vede tanto la porta, ma gioca per i compagni.Nel 2011 è “esploso”, diventando titolare e giocando ben 34 partite. Il suo idolo è Kakà, ma con il talento dell’ex Milan, Wellington ha poco in comune. Fa parte dal 2009 della Nazionale brasiliana under 20 e sta ancora aspettando la prima chiamata con la Nazionale maggiore. L’approdo in Europa potrebbe velocizzare questo passaggio.
REBUS CARTELLINI GIALLI. Dovendo far legna in mediana, il centrocampista del San Paolo, è solito collezionare cartellini gialli. In 89 apparizioni ne ha “guadagnati” ben 38. Non è, però, mai stato espulso, dimostrando quindi capacità di sapersi contenere una volta ammonito. Sarebbe ideale nell’affiancare giocatori più tecnici come Kovacic e Guarin. Gli emissari dell’Inter in Brasile continuano a monitorarlo, se Mazzarri darà l’ok, i nerazzurri potranno avere il loro nuovo giovane mediano.
UN TALENTO PRECOCE. Wellington già nel 2005 entra a far parte delle giovanili pauliste per poi esordire in prima squadra nel 2008, a 17 anni. Fino ad ora ha totalizzato 89 presenze, vincendo anche il campionato nel 2008 e realizzando un solo gol. Non vede tanto la porta, ma gioca per i compagni.Nel 2011 è “esploso”, diventando titolare e giocando ben 34 partite. Il suo idolo è Kakà, ma con il talento dell’ex Milan, Wellington ha poco in comune. Fa parte dal 2009 della Nazionale brasiliana under 20 e sta ancora aspettando la prima chiamata con la Nazionale maggiore. L’approdo in Europa potrebbe velocizzare questo passaggio.
REBUS CARTELLINI GIALLI. Dovendo far legna in mediana, il centrocampista del San Paolo, è solito collezionare cartellini gialli. In 89 apparizioni ne ha “guadagnati” ben 38. Non è, però, mai stato espulso, dimostrando quindi capacità di sapersi contenere una volta ammonito. Sarebbe ideale nell’affiancare giocatori più tecnici come Kovacic e Guarin. Gli emissari dell’Inter in Brasile continuano a monitorarlo, se Mazzarri darà l’ok, i nerazzurri potranno avere il loro nuovo giovane mediano.