Da oltre un anno gli investigatori della squadra mobile, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, erano sulle sue tracce. Sabato mattina è scattato l'arresto nei confronti di Pietro Labate, 62 anni, latitante, boss dell’omonima cosca che spadroneggiava nel quartiere "Gebbione" di Reggio Calabria.
Di recente Labate era stato inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi a livello nazionale. Scovato nella tarda serata di venerdì, prima di essere arrestato ha tentato di fuggire, ma gli agenti lo hanno immediatamente immobilizzato ed ammanettato. Accusato di associazione mafiosa ed estorsione, nel luglio 2012 era stato condannato in primo grado a 20 anni di carcere. Nell'aprile 2011 era sfuggito alla cattura nell'operazione "Archi", nell'ambito della quale erano finiti in manette capi e gregari delle cosche Tegano e Labate.