Oltre un centinaio di tombe sono state razziate e devastate nella notte tra giovedì e venerdì nel cimitero Maggiore di Padova. Un furto che non ha risparmiato nulla visto che i ladri senza alcun rispetto per il luogo hanno arraffato tutto quello che potevano tra fioriere, statue, cornici per le foto, porta lumini e qualsiasi oggetto che potesse avere un valore. Lo scopo dei malviventi infatti era quello di accaparrarsi il rame contenuto negli oggetti del camposanto asportando il possibile dalle tombe dei defunti.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Padova che indagano sul caso, i ladri sarebbero entrati dal cancello posteriore del camposanto nel cuore della notte, saccheggiando e devastando lapidi e loculi. La razzia arriva appena 24 ore dopo un altro raid notturno, questa volta nel cimitero di Salboro, e gli inquirenti sospettano che gli autori delle scorrerie nei camposanti di Padova possano essere gli stessi. Per questo stamattina in Prefettura si è svolta una riunione con i vertici dell'Amministrazione comunale e delle forze dell'ordine per cercare di trovare una soluzione al problema visto che in città ci sono altri cimiteri senza sorveglianza e telecamere come quelli assaltati.