Errori banali di strategia della Ferrari regalano al pilota tedesco della Red Bull il titolo mondiale. Vettel domina dall'inizio alla fine la gara di Abu Dhabi ed approfitta della prestazione assai negativa del suo compagno di scuderia Webber e di Alonso che finisce al settimo posto. Massa addirittura decimo
ABU DHABI, 14 novembre - Il sogno della terza corona iridata sfuma all'ultimo circuito. La Ferrari di Alonso si deve inchinare a Vettel, protagonista di una gara perfetta e vincitore del gran premio di Abu Dhabi, ultima tappa di una fantastica stagione di F1. Il pilota spagnolo ha basato tutta la strategia di gara sul calcolo, ben conscio del fatto che un quarto posto sarebbe bastato per imporsi nella classifica finale. Il problema, però, è che i calcoli sono risultati errati e l'eccessiva prudenza alla fine non ha pagato. La Rossa è stata costretta sempre ad inseguire a causa di un pit stop arrivato troppo presto, prima di tutte le vetture rivali. La Red Bull ad Abu Dhabi ha avuto un altro passo ed è riuscita a portare a casa entrambi i titoli di pilota e costruttore. Diverso il ritmo di gara del nuovo campione del mondo Vettel che ha dominato fin dall'inizio, approfittando anche degli errori del compagno di scuderia Webber, capace di rovinare tutta una stagione con una curva presa troppo larga. Hamilton, l'altro contendente, ce l'ha messa tutta ma la sua tenacia si è spenta troppo presto, conscio di una superiorità troppo netta della vettura di Vettel.